. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . i fé far aZJittoriaColonna,alla memoria della quale io tengo infinito olli^gOiCome ho moBrato al mondo con la vita dell inuitti^imo fuoconforte,il Signor Marchef di fefcara. Effa Signora anchbrche teneffe yitaf condola difciplina ChriHian a, pudica e morti-ficata, fu ffe fta e bherale verfo cgnlmo, non le mancarono perìfinuidiofie maligni,che ledauano mole!lia,e diflurhauano ifuoialti fimi concetti ; ma fi confolaua, che qu


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . i fé far aZJittoriaColonna,alla memoria della quale io tengo infinito olli^gOiCome ho moBrato al mondo con la vita dell inuitti^imo fuoconforte,il Signor Marchef di fefcara. Effa Signora anchbrche teneffe yitaf condola difciplina ChriHian a, pudica e morti-ficata, fu ffe fta e bherale verfo cgnlmo, non le mancarono perìfinuidiofie maligni,che ledauano mole!lia,e diflurhauano ifuoialti fimi concetti ; ma fi confolaua, che quei tali credendo nuocereàlei, noe eu ano afe fé^i:efu più che )>ero per molte ragioni, chehora non accade 10 feci certi foglij in mez^ limarturhato ) che gli latte con laonde frocellofe, con Vn motto di /:(e f^e Uiu^ é^^ ifa4!^, ^///^^ loo DIALOGO DELL IMPRESE fopra^che chceua-^ conantia frangere fran-G V N T ; cjua^ ^ ole [fé dire, che gUfcoglij della fu a fermif^im aìfirtH nhdtteudno tn dietro le fune del mare, con romperle e ri- foluerlem ifchtuma. E tiene aueRdimfrefa yaga vifla, e perciò[ho fatta accuratamente dipingere nella cafa E poiché famo entrati nelle donne,^e ne diro yn altra ychtofeci alla elegantifima Signora M^rchefa del Z^aHo T)onnaMdria dAragona ; dicendo effa,che fi come teneua [ingoiarconto dell honor dellaptidicitiay nonfolamente lo voleua confer-ftare co la per fona fua^ma anchora hauer cura^ che lefue donne,donzelle e maritate per iHracuraggine non loperdejfero. E per-ciò teneuayna difciplina nella cafa moltoproportionata a leuareomioccalìoneihuominie didonr^,chepotefferopenfaredi mac-cUarfthonor dellhoneHkE così lefecilimprefajche Voi hauete lor • DI MONS. GIOVIO. V/V7^ e lodata nellatrio delJ^nfeo, lacuale imprefa è due maz^zidimiilio maturo legato lvno all altro., con >« motto, che dice- «^jSERVARI ET SERVARE MEVM EST. perche il midio dmaturafiia, nonfolamente conferuafe (lejjfo da corrut-tione^ma anchora man


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