. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . JJa baffezza, moftra :fanciullo la buona via della veritamouendolo dal precipitio dellerrcrc, che fta nelle tenebre ofcure della commune ignoranzad
. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . JJa baffezza, moftra :fanciullo la buona via della veritamouendolo dal precipitio dellerrcrc, che fta nelle tenebre ofcure della commune ignoranzadel vuolgo, frala_quale e fol beato colui* che tanto puo vederche bafti per non inciampare caminando. Eragioneuolmente la Dottrina fi afsomighVualia fiamma, perehe infegna la ftrada allanima, la viui fica, 6c non perde la fua luce, iii^acccndere akro fuoco. D V B B I O. Glouanetto fenza barba, in mezzo allc_tenebrc veftito di cang{antc,in vn^i-mano tenga vn bartoncneUaltra vna lanrerna, e ftia col pie finiftro in fuora, per fegnoccarainare. Diibbio e vnambiguita dellanimo into)no al fapere, 8c per confeguenza ancora dicorpo intorno alloperare. |Si dipinge giouinc, perche 1 huomo in quafta eta, per non eiiser habituate ancora benjnella pura, e femplice verita, ogni cola facilm-^nce riuoca in Dabbio , Sc facilmente da tede egUfiimenrG a diuerfc cofe. Per lo bailone, e la lancerna fi notano Tefpe£ienza,6c la ragione, co lo aiuto delle qua duv:. LibfoPrim6^ 167 O T T R r N A. re dicattiuoriicceffo, Sc fi fa ignu-do, per cffere irreloliuo. :e C O N O M I A. V dueco^^^in Dabbiofacilmence j ocamina^,,uriferma. Letenebrefono 1 campldi cfiTcord hnrna-ni, ond egli, die non sX ftare otio, fempreCdri tliioui modi camiiia, e pero) fi dipinge colpie finiftro in fuora. Dubbio . HVomo che tenga vn lupo pe r Iorecchle,percioche gli antichi haueuano in pro-uerbio dire di tener il liipo,per Iorecchie qua-do non fapcnano come fl fifokierein qualchecofa dubbiora,coiTie fi legge in perfona di De-ni
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