Orlando furioso . uio in preda à i Cigli doro. IN Q^VESTO VENTESIMO QJARTO CANTO, IN ZERBINOil qualuienecoiisì raii ragione à bactaglia con Mandricardo,& tuctauia ne rimane uccifo,lAutore sì come in più alrri eflempi tali,che ha fparfì per quello libro, uuol tutta uia tenerricordatone crii occhi,& nelle menti deChrillianijil peffimoabufodi cóceder campo franco i combattere,per uenir con leftettu delia battaglia in certezza della ncrità,della quale fiquiftiona,cioè di chi habbia ragione,& chi hsbbia il ellendoquefto però altro,che un oftinato tentare con fcelerati mezi Iddio fommo,ilq


Orlando furioso . uio in preda à i Cigli doro. IN Q^VESTO VENTESIMO QJARTO CANTO, IN ZERBINOil qualuienecoiisì raii ragione à bactaglia con Mandricardo,& tuctauia ne rimane uccifo,lAutore sì come in più alrri eflempi tali,che ha fparfì per quello libro, uuol tutta uia tenerricordatone crii occhi,& nelle menti deChrillianijil peffimoabufodi cóceder campo franco i combattere,per uenir con leftettu delia battaglia in certezza della ncrità,della quale fiquiftiona,cioè di chi habbia ragione,& chi hsbbia il ellendoquefto però altro,che un oftinato tentare con fcelerati mezi Iddio fommo,ilquale ancor molte uolte per ca-gione incomprenlìbileda mente humana(oltre ad alcune che ne fpiegano le lacre lettere)Jafciaà torto patirei buoni,fenzache efli ileili fi procurino,òuadanoà trouare il mal loro,come fan quei,che con animo ò maligno,ò fuperbo.ò uanagloriofo,òimpreflb daltra maladifpolitionejsinducono uolontariamente à combattere. C U T^T 0 y E TS^T E S I TU 0 Q^F ^ IIT Hi mette(7 pie su iixmorofa pania, Cerchi ritrarlo,e non «(«;«=[chi lale; Che none infomma ^morfé non in fallici ^giudicio de fauij uniuerfale. £ fcbcn come Orlando ognun no finani. Sito furor moùru a cjualchaltrofcgnde. £ QV A L E e di pazzia fcgno piti cJl>rejfo> Che per altri uoler,perder fcftej]o i yari] gli effetti fon, ma U pazzi^tE tuttima però, che gli fa è,conK una gran fcltu, oue la ui4Cotment à, forzi A chi ni ha fallire. Chi sii,chi giù, chiquAchilA concluicrm fomma, io ui uo dire,^ CHI in amor simiecchia, oltrognipendsi conuengono i ceppi, e la catena. Ben mifipotriÀ dir, Frate tu udLaltrui moQ:rando,e non uedi il tuo ui rij^ondo, che comprendo ajfaiOr,chc di mente ho lucido intcruallo,Et ho gran cura ( e jj>ero farlo ornai )Di ripofarmi, e dufcir fuor di ballo;Ma tofto far, come uon-ei, noi poffo,Chelmalé penetrato infinAloffo, 4 Signor ne laltro Canto io ui dice a,Chel forfennato, e furiofo OrlandoTrattefilarmc,ef


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