. Il R. Manicomio di Aversa : nel lo centenario dalla fondazione 5 maggio 1813-5 maggio 1913 . lieve bisogno scru-tava ed accuratamente sorvegliava, affinchè di nulla mancasseroed avessero il più che fosse possibile alleviate le pene. Mitigòinfatti i mezzi di repressione, abolendo totalmente gli antichi cas-soni, avanzi della barbarie dei tempi, sostituendoli con un mez-zo, che, senza offendere linfermo in furore, lo avesse contenutoe reso inoffensivo. Approssimandosi intanto, verso la fine del 1836, per la secon-da volta il colera, a reitirate istanze del Simoneschi, con ministe-riale del 1 o
. Il R. Manicomio di Aversa : nel lo centenario dalla fondazione 5 maggio 1813-5 maggio 1913 . lieve bisogno scru-tava ed accuratamente sorvegliava, affinchè di nulla mancasseroed avessero il più che fosse possibile alleviate le pene. Mitigòinfatti i mezzi di repressione, abolendo totalmente gli antichi cas-soni, avanzi della barbarie dei tempi, sostituendoli con un mez-zo, che, senza offendere linfermo in furore, lo avesse contenutoe reso inoffensivo. Approssimandosi intanto, verso la fine del 1836, per la secon-da volta il colera, a reitirate istanze del Simoneschi, con ministe-riale del 1 ottobre 1836, fr assegnato al Manicomio un quarto lo-cale, che venne aperto nel marzo 1837, non bastando i primi tre,e cioè la Maddalena, i Cappuccini e Montevergine, a contenere piùil crescente numero degli alienati. Questa nuova casa era un antico fabbricato degli ex-agostinianiscalzi, sorto fin dal 1621, fuori di Aversa, in contrada detta Torre-bianca, da più tempo adoperato come ospedale pei detenuti infermi, (1) Mikaglia 1>. Biografia ili Giuseppe Simoneschi (Napoli 1856). 50. Succursale S. Agostino(oggi Biagio Miraglio,). diruto in gran parte, ed il poco abitabile anche quasi cadente. Inpochissimo tempo fu riparato, migliorato e, nei limiti del possibileanche abbellito, formando fino a poco tempo fa la Succursale S. Ago-stino degli Scalzi, ed attualmente la Succursale Biagio Miraglia. Il Simoneschi, durante lepidemia colerica del 1837, che si ma-nifestò più che mai violenta nellaversano Manicomio, non abban-donò un istante lo Stabilimento a lui affidato, non curò la propriavita, accorse ovunque ed a tutto provvide. Non pertanto il morboferale gli uccise ladorata genitrice. Uno dei pensieri che più assorbiva il suo spirito era quellodelle risorse dello Stabilimento, assai modiche in proporzione deibisogni di un gran numero di dementi. Quindi leconomia senzaavarizia e senza che defraudasse di unombra il trattamento dei ri-coverati, anzi a loro vantaggio diretta
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