Nuovi ritratti letterari ed artistici . NATO FUCINI 105 lui nuovo 2>t)eLa proprio negli uffici del sindacodi Firenze; poiché il Fucini era allora ingegneremunicipale, e c[ualcuno dei suoi sonetti compo-neva per le strade, badando ai lavori della fogna-tura. La presenza del poeta,, giovane, contento, enon poco stupefatto della fortuna dei suoi versi,che superav^a ogni sua speranza, ne levò anchepiù la alto e ne allar-gò la fortuna. Veranaturalmente chi, perspirito regionale, esa-gerava la lode, met-tendogli disotto an-che il Belli, con unaingiustizia neppur di-scutibile; ceran purei delicati


Nuovi ritratti letterari ed artistici . NATO FUCINI 105 lui nuovo 2>t)eLa proprio negli uffici del sindacodi Firenze; poiché il Fucini era allora ingegneremunicipale, e c[ualcuno dei suoi sonetti compo-neva per le strade, badando ai lavori della fogna-tura. La presenza del poeta,, giovane, contento, enon poco stupefatto della fortuna dei suoi versi,che superav^a ogni sua speranza, ne levò anchepiù la alto e ne allar-gò la fortuna. Veranaturalmente chi, perspirito regionale, esa-gerava la lode, met-tendogli disotto an-che il Belli, con unaingiustizia neppur di-scutibile; ceran purei delicati che si scan-dalizzavano del lin-guaggio plebeo e de-gli scherzi salati diNeri, parendo loro che offendessero la dignità delsalotto 2>atrizio; e altri che in alcuni di (juei so-netti sentivano un puzzo irritante di demagogia:di socialismo non si parlava ancora. Ricordo, peresempio, che alludire la chiusa di mio, dotto dal-lautore, nella quali^ un minatore esclamava: Ah, mondo ingiusto,Ci hai trattati da cani : acqua e pan nero,. Renalo Fucini. 106 RENATO FUCINI i sei o sette ascoltatori diedero vivi segni didisapprova-zione e dissero apertameiite cba vi erain quella chiusa un cotìsensio piericoloso a unac-cusa irragionevole. Ma, insomma, il riso cordialedei più soverchiava il brontolamento dei ù tardi, quando il Fucini ebbe stretto amiciziacon parecchi dei snoi ammiratori spregiudicati,questi ebbero il piacere di sentir da lui certiversi non pubblicaljili, che ottennero maggior suc-cesso e che qualcuno giudicò siiperiori anche aisonetti. E seguivano qualche volta delle scenecomiche. Il Fucini diceva la sua poesia proibita,con voce bianca, a un piccolo crocchio in uncanto del salotto, mentre gii uomini gravi, conla signora Emilia, ragionavano di politica daunaltra parte: a uno scoppio di risa imprudentedegli uditori, la buona signora si voltava, e jioisavvicinava alla lesta, domandando con la suaconsueta ingenuità: — Un nuovo sonetto?... fac-cia sentire;


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