. Dialogo dell'imprese militari et amorose . o. E con quello retto pre-gando il Signore, che fia fempre voftracuftodta e compagnia. Di Lio-ne il dì x x i. di Giugnodel ni DIAL DIALOGO BELLINI* F R ESÉ MILITARI Et amorofe di Giouio Ve- fcouo di Noeera> t^ìl magnanimo Signor Cofìmo de* Me-dici Dùca di Fiorenza* Intcrlocutoil effò MonC Giouio* & ^douico Darncnnhi. Anta e la tòrte fa di voffra Fc-cettezaveffo di me9ch*io mi te»go ohligato a renderai conto ditutte éfueltoctochèKagranforte*4 vofireamorevoli eshortationiimi fono vfurpato in qxeffi ferisaldi del me/i dtAgofto nimico deH


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . o. E con quello retto pre-gando il Signore, che fia fempre voftracuftodta e compagnia. Di Lio-ne il dì x x i. di Giugnodel ni DIAL DIALOGO BELLINI* F R ESÉ MILITARI Et amorofe di Giouio Ve- fcouo di Noeera> t^ìl magnanimo Signor Cofìmo de* Me-dici Dùca di Fiorenza* Intcrlocutoil effò MonC Giouio* & ^douico Darncnnhi. Anta e la tòrte fa di voffra Fc-cettezaveffo di me9ch*io mi te»go ohligato a renderai conto ditutte éfueltoctochèKagranforte*4 vofireamorevoli eshortationiimi fono vfurpato in qxeffi ferisaldi del me/i dtAgofto nimico deHa vecchiaia. Mpereto Vanendo io troiafeiata tbi&orìa y come faticadi gran pefojni fono ito traffollando nel di/correreton Domeniche, che a ciò mimitaaa>fopra fwuentionì dettimprefejche portano hoggtdìì gran Signorili modo cWeffendo riufetto qucMficciol trattato affai piaceuole e giocondo,e non pò*€0 grane per Folte zza e varietà defoggetti y mi fonaépeurato di mandarueloipenfandoyche vipojfa efi d 4. / LE IM P RE SE fere opportuno paffatempo in così faslidiofa fiagjió*nei & in ciò ho imitato il voBro femplice Portola-no,che fieffe volte [oprala vostra tauola ricca divarie e pretiofe viuande , sarrìfchia dì presentare vnpanierino de fiuoifiefihifori di ramerino e di bo-rana, per fruire a vno intermefb dtvna quefio trattato molta fimiUtudine^?conila diuerfita de detti fiori,ameni allavifla,egratifimi alguBoi ilqualefara anchnr tanto più gratoa voi valorofo Signore, quato chegli ì nato in cafavoBra,e largometo delprefinte dificorfo ha hauutoprincipio in tal guifa Che vfando meco famigliarmente Domeniche per cagione di tradurre continuamente PhiBorie noBre Latine in voigar Tofano,a buonpropofìto entro a ragionare dellamateria ejr arte dellinuentione ejr imprefi , le qualii gran Signori e nobili fimi Caualieri a noBri tem-*pi fogliono portare nelle fopraueBe,barde,e bandie-re,per fignificare parte de* lor g


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