Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . na madre di Rodolfo intercedettero presso il padre ge-nerale Acquaviva, onde mandasse il padre Luigi. Avutolassenso partì Luigi da Roma, e portossi a Mantovaverso la fine del 4 589, dove, come quando nasce sul-lorizzonte il sole, le tenebre si diradano e si disper-dono, così al di lui arrivo furono sopite tutte le liti, ecalmate le dissensioni, cedendo il duca al marchese Ro-dolfo il castello e la signoria di Solferino. In brevissimotempo con piena soddisfazione d ognuno, a quello chenon aveano potuto per molti anni gravissimi


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . na madre di Rodolfo intercedettero presso il padre ge-nerale Acquaviva, onde mandasse il padre Luigi. Avutolassenso partì Luigi da Roma, e portossi a Mantovaverso la fine del 4 589, dove, come quando nasce sul-lorizzonte il sole, le tenebre si diradano e si disper-dono, così al di lui arrivo furono sopite tutte le liti, ecalmate le dissensioni, cedendo il duca al marchese Ro-dolfo il castello e la signoria di Solferino. In brevissimotempo con piena soddisfazione d ognuno, a quello chenon aveano potuto per molti anni gravissimi uomini ter-minare, pose egli fine; mentre la durezza del duca spez-zò, ammorzando il nascosto incendio, che stava per di-vampare, e riconciliati gli animi de principi, e levati daessi gli odii, a tutti recò conforto, riposo e giocondità.Non voleva per altro Luigi recarsi a Castiglione, se primail fratello Rodolfo non gli dava promessa di pubblicareil suo matrimonio con donna Elena, ciò che promise difare. Pel ricevimento del padre Luigi eransi fatti grandi. g - : ) © ^20 3> (Ss apparecchiamenti nella corte di Castiglione. Stavano adaspettarlo il fratello Rodolfo, la madre, lintera fami-glia, e le autorità del luogo. Per dove passava erasi ra-dunato il popolo in calca desioso di rivedere il suo prin-cipe, già sino dallora in concetto di Santo. Don Ro-dolfo gli presentò donna Elena qual sua legittima con-sorte, a tutti appalesando come le era divenuto marito,anziché fòsse venuta a convivere seco lui. Mise in campodonde era proceduto, che non aveva prima dallora di-svelate le nozze: che era appunto in vista di non irri-tare lo zio Alfonso. Questi dappoi che gli fu significatoil matrimonio del nipote , se ne crucciò fuor misura,ma il padre Luigi potè disarmare, il suo sdegno, e farglideporre ogni risentimento. Assai ne fu racconsolatadonna Marta Tana, donna Elena, la corte tutta, ed i Ca-stiglionesi pure ne provaron soddisfazione. E rimarche-vole come la madre, co


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