La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . nche, gliusci di stile rinascimento che ancora si conservano in tantechiese della città e di fuori; perché nessun altro genere ditarsia incontrò il favore pubblico più di questo che, solo o inunione con altri, si trova usato da per Neppure nei 1 II silio o fusaggine è un arboscello del cui legno si fanno fusi e altrilavori al tornio. Lo adoperavano generalmente anche nell opera dintarsio,che nell inventario de beni di Lorenzo il Magnifico viene appunto assaispesso chiamata lavoro di silio (vedi a p. 251, n. 1). Per ciò che riguar


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . nche, gliusci di stile rinascimento che ancora si conservano in tantechiese della città e di fuori; perché nessun altro genere ditarsia incontrò il favore pubblico più di questo che, solo o inunione con altri, si trova usato da per Neppure nei 1 II silio o fusaggine è un arboscello del cui legno si fanno fusi e altrilavori al tornio. Lo adoperavano generalmente anche nell opera dintarsio,che nell inventario de beni di Lorenzo il Magnifico viene appunto assaispesso chiamata lavoro di silio (vedi a p. 251, n. 1). Per ciò che riguarda latecnica di quest arte vedi Vasari, Della Pittura, cap. XVII. 2 I saggi migliori si hanno forse a Firenze nelle sagrestie di S. Lorenzo,del Duomo (fig. 156) e di S. Croce (fig. 179), e a Perugia nel Collegio delCambio (fig. 157). LA STRUTTURA, LA FORMA E LA DECORAZIONE DEI MOBILI 251 mobili domestici mancano begli intarsi a ornato libero; masono alquanto più modesti, corrispondentemente alla minoreimportanza di tali lavori (figg. 241, 280).!. Fig. 157. — lutagli e tarsie fiorentine del Rinascimento (cassapanca delCollegio del Cambio a Perugia). Fot. Alinari. 1 Le tarsie — anche troppo sontuose per un mobile domestico — chedecorano il lettuccio mediceo riprodotto alla fig-. 243, si debbono ritenereuna falsificazione moderna. Quanto ai mobili tarsiati a mano libera di cuifanno menzione i nostri inventari, avremo più volte occasione di ci limiteremo, a titolo di saggio, a citar alcuni di quelli registratidall inventario de beni di Lorenzo il Magnifico (170 a. 1492), anche perquesto rispetto, fra tutti, il più ricco in particolari : « una lettiera dalberochon isguanci chom parapetti et cornicie di nocie et fogliami di silio, et 252 CAPITOLO V Anche la tarsia a disegno prospettico comparve allini-zio del Rinascimento, e incontrò subito le simpatie generali,perché consentiva effetti ingegnosi non mai ottenuti per lad-dietro. Riproduceva bussole, l


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