Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . dlilf*a,ciela-maronOrC Maeftro, e Difcepolo ad vna voce. Gran Paolo Ve-?5 roneie, che ha poffeduro così bene lArte della Pittura» e chefi è refo valeuole à far reftarè incantati coloro, che foitifconola Fortuna di poter rimirare i f«»oi nobilitimi effetti. Veduto ch


Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . dlilf*a,ciela-maronOrC Maeftro, e Difcepolo ad vna voce. Gran Paolo Ve-?5 roneie, che ha poffeduro così bene lArte della Pittura» e chefi è refo valeuole à far reftarè incantati coloro, che foitifconola Fortuna di poter rimirare i f«»oi nobilitimi effetti. Veduto chhebbero, e confcflato i due virtuofi Paflaggicri ditantOpera il decoro, linuentione, edaltri quafi infiniti attribu-55 ti, tutti contenti aflìeme con il loro Bofchini fé n* vlcirono di*?) cendo ì meglio poterli fperare di godere coli*occhio, tacen-do, che penfar con ia lingua, e con la penna sì fatte propalare, e vano cllerc il pretendere poter fare fopra del**le medefime proporticnati gli Elogij . Haurcbbero però mag-giormente goduto, fé li foffe ftao conceflo il poter rimi-rare altro firn il Conuito pur di Paolo, che altre vol-te nel Refettorio dePadri Semiti fituato fc nefraua, edbora per gran liberalità della Sc-reniilìma Republica meritamente pof-feduto dalla Real Corona diFrancia, 5> si-. DE PENNELLI IT ALI ANI. 502 Si comprendono ìa&téuìà Altre wtrAHiglie nella *Pìuur&per U Città dì Veneti* • c xA p> x x x 11 r. O credo ( ditte nel giorno feguente Gìrupeno aìTuo diletto Maeftro ) che Venetia fia vii ricco •Fundaco, cucro vn Celere Mercato di Pittura?poiché finhora riabbiamo quali per ogni paneveduto adorne fin le Piazze, e le Facciate delleCale, non che deTempij,di belliflìme cofe, edi tal maniera, che altro per mio credere non vi manca per com-pire il rutto, the il Suolo ftefso ne appaia vergato da ( rifpofe il Genio) io fono del mede-fimo parere, epenfo che quella Città (oprauanzi il credere di quelli


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