La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . a chenelle abitazioni pom-peiane si sono sco-perti focolari appoggiati alla parete e provveduti talvolta an-che di un condotto pel fumo; e poiché egli accetta la teoriasecondo la quale le invenzioni e le usanze utili dellepoca clas-sica si sarebbero mantenute anche nelle età successive, cosi 1 Muratori, Antiq. ital. m. ae., loc. cit. 8 Non mè ignoto che a Venezia se ne ha già notizia sicura in una cartadel 1227 (G. B. Galliciolli, Delle memorie venete antiche, Venezia, 1795,v. I, n. 236) ; e che sullo scorcio del sec. xm essi vi erano or


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . a chenelle abitazioni pom-peiane si sono sco-perti focolari appoggiati alla parete e provveduti talvolta an-che di un condotto pel fumo; e poiché egli accetta la teoriasecondo la quale le invenzioni e le usanze utili dellepoca clas-sica si sarebbero mantenute anche nelle età successive, cosi 1 Muratori, Antiq. ital. m. ae., loc. cit. 8 Non mè ignoto che a Venezia se ne ha già notizia sicura in una cartadel 1227 (G. B. Galliciolli, Delle memorie venete antiche, Venezia, 1795,v. I, n. 236) ; e che sullo scorcio del sec. xm essi vi erano ormai numerosi(Ivi, n. 815). Ma questo non basta a farmi mutar di parere, perché in quellacittà la vita civile ebbe uno svolgimento tutto particolare e quasi sempreindipendente dai paesi di terra ferma. Per la sua posizione geografica, Ve-nezia si trovò in condizione di conoscere, prima che il resto dItalia, la ri-forma dei camini, la quale ci venne verosimilmente dalle regioni del Nord,come altri perfezionamenti nellarte di difendersi dal Fig. 74. — Acquaio da sala del sec. XV, nel palazzoCatellini da Castiglione. Fot. del Cornane di Firenze. 92 CAPITOLO II conclude che i camini a muro furono conosciuti e usati du-rante tutto il Medio Ora, lasciando stare che quella teoriaè troppo lata e generica perchè sia sempre vera, e ha quindi bisogno di venir saggiatavolta per volta alla provadei fatti, si risponde chei focolari pompeiani congola da fumo sembranopiuttosto fornelli che ca-mini murati. Oltrediché letestimonianze in contrariodel Mussi, del Gataro, delFiamma e dellAlberti so-no troppo esplicite, e laloro concordanza troppo si-gnificativa, perché sia le-cito passar oltre senza te-nerne il debito conto. Un argomento in favo-re dellopinione professatadal Lupi parrebbe a tuttaprima potersi dedurre dal-le parole dei grammaticiPapia e Giovanni da Ge-nova, il primo dei quali nelsec. xi definiva il terminefumarium per « caminusper quem exit fumus »,2 e la


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