. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . olsa j ombreggiano linlazlabilità , e Tinoordl-ìa de Golofi . II Nibbio figura il Golofo , perchè è uccello divoratore, e famelico, che ittnpre fi gira , e fi raggira, finché raccia preda o di cofa monda , o d* immonda ,purché fi empia il veiitre . La porti del Lajerinto di;noflri , che il vizio della Gola è porta , per la_»quale fi in errori, e peccati. La bocca del Sepolcro denota , cne come quello fempre riceve corpi mor-ti, mii rifiutandoli j cosi i Golofi mai rifiutano ciDo, né fanno mai trovarlifazj. Ili ICONOLOGIA rite » e
. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . olsa j ombreggiano linlazlabilità , e Tinoordl-ìa de Golofi . II Nibbio figura il Golofo , perchè è uccello divoratore, e famelico, che ittnpre fi gira , e fi raggira, finché raccia preda o di cofa monda , o d* immonda ,purché fi empia il veiitre . La porti del Lajerinto di;noflri , che il vizio della Gola è porta , per la_»quale fi in errori, e peccati. La bocca del Sepolcro denota , cne come quello fempre riceve corpi mor-ti, mii rifiutandoli j cosi i Golofi mai rifiutano ciDo, né fanno mai trovarlifazj. Ili ICONOLOGIA rite » e buone per lo Tuo ventre . Vopi[co rapportato dall ^Jiolf, Ojfic. , I. cap. 23. FATTO FAVOLOSO. MEmorabile è il duello di Ercole con un certo Re cognominato Leprco .Qyelti si sfidarono a far vedere , chi più di loro folle valente nelmangiare ad una ben lauta menfa . L ignominiofa vittoria fu dalla banda diLepreo, che singojò in poche ore un Toro, fenza il pane» ed ii rappm. dall ui/iolf. Off, Stor, lib. i, cap, GOVERNO D TOMO TERZO. irs GOVERNO DELLA REPUBBLICA. Di Ce/are Hjjf^ . Onna flmile a Minerva .Nella deft?a mano tiene un ramo dr olivo .Col braccio finiilro uno feudo . Nella medeuma. mano ha un dardo ;e tiene un morione in capo . II portamento fimile a quello di Minerva ci dimoftra , che la fapien-za è il principio del buon r<?gginiento . Il Morione, che la Repubblica deve effer fortificata , e ficura dell»forza di ftjora . Lolivo, e il dardo fignificano, che la guerra , e la pace fono beni dellaRepubblica : 1 una , perchè dà efperienza , valore , e ardire ; e 1 altra,perchè fomminiilra 1 ozio, per mezzo del quale acquiliiamo fcienza, e pru-denza nel governare . Si dà I olivo nella mano delira , perchè la paceè più degna della guerra , come fuo fine « ed ò gran parte della pubbli-ca felicità . [ tf ] GRAM- ( <7 ) Il P. Ricci defcrive il buon Governo : Domo con vejìe verde tutta piena diccchj, ed orecchia , e con un
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