. Laurea della signora M. Pellegrina Amoretti cittadina d'Oneglia . foflegno e fcorta, ehè dItalia lonor, di LUI lamore onde Infubria è felice, nel cui fpirto è Saper, Virtù nel core, lAuguIla , tu fola fei, che a Lei plaulo non fai ; ma il fai, fofpetti foran gli encomj fuoi fu labbri miei. Pur paventar non dei di prefentarti a PELLEGRINA. Accetti, di puro affetto figlj, Le fian, più che le lodi, i miei configli. ,#** XVII. >&; DEL SIG. CONTE LUIGI MARLIANI Ciamberlano delle LL. MM. IL RR. A^ N SONETTO: On è dEroi foltanto/il fuol fecondo:Dinvidia ad onta il gentil Sello imb


. Laurea della signora M. Pellegrina Amoretti cittadina d'Oneglia . foflegno e fcorta, ehè dItalia lonor, di LUI lamore onde Infubria è felice, nel cui fpirto è Saper, Virtù nel core, lAuguIla , tu fola fei, che a Lei plaulo non fai ; ma il fai, fofpetti foran gli encomj fuoi fu labbri miei. Pur paventar non dei di prefentarti a PELLEGRINA. Accetti, di puro affetto figlj, Le fian, più che le lodi, i miei configli. ,#** XVII. >&; DEL SIG. CONTE LUIGI MARLIANI Ciamberlano delle LL. MM. IL RR. A^ N SONETTO: On è dEroi foltanto/il fuol fecondo:Dinvidia ad onta il gentil Sello imbelle,D eroiche gefta, di virtù, di belleArti sadorna, e di faver profondò;* Quante amiche di Pallade, e del biondo > *Intonfo Dio falirono alle /IellePel fentier della gloria ardite, e fnelleIllufori Donne, ed ammirolle il Mondo? II fecol noftro il fa, che, a par dAftrea,Stupido feorge dal fuo trono AuguftoI popoli bear 1* AUSTRIACA DEA- E vede faggia interprete del giufio Dritto Cortei, qual già fiorir folea,Richiamarlo al primiero onor ,fc* XVIII. *♦♦& DEL SIC. DOTTORE DON ANGELO TEODORO VILLA Pub, Profejfore d Eloquenza e di Storianella Regia Umverfttà di Pavia, A SONETTO. LIe Glorie del Sedò, oggi, e all Impero Di Temide Sovrana, al facro Alloro, E del Secol penfante al Genio altero Fo plaufi, e allonor nolìro, e al tuo Decoro, Donna, e fede a quefV Inno, il più (inceroFiglio dApollo, ed accoglienza imploroDall altre età, fé del mirabil VeroPer gli anni eterni haflì a raccor teforo. Altre fur, che fquarciato il vel dintorno, Vider quanto ad Uom lice, e le vetuftcMufe allattar Saffo, e Corinna un giorno. Tu di Temide fanta entri nel Tempio ,Interprete fedel di leggi AugufteE il vanto hai forfè del più illuibe efempio. i urini IHMW1111 i ili i i ini iimw mi munir itti $£**> XIX. ty£fej BW» imti ■■■■■! t .1 mi ìmafci DEL P. D. ANTONIO LAMBERTENGHI MILANESEC R. S. e R. Prcfeffort ntlt Univerfìtà di Pavia, E SONETTO. Cco , Do


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