. Dialogo di Galileo Galilei Linceo matematico sopraordinario dello studio di Pisa. E filosofo, e matematico primario del serenissimo gr. duca di Toscana. Doue ne i congressi di quattro giornate si discorre sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico, e copernicano; : proponendo indeterminatamente le ragioni filosofiche, e naturali tanto per l'vna, quanto per l'altra parte. ente d die felle , che fono neW Eclittica jìejfa; tal diuer-fìtà fi. riduce a nulla. Quato poi aliauuicinarfi\ò> allontanar- J& ^r-ra fi a«~fi P tal moto la terra alle, (ielle, a quelle,che ^ft^&al
. Dialogo di Galileo Galilei Linceo matematico sopraordinario dello studio di Pisa. E filosofo, e matematico primario del serenissimo gr. duca di Toscana. Doue ne i congressi di quattro giornate si discorre sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico, e copernicano; : proponendo indeterminatamente le ragioni filosofiche, e naturali tanto per l'vna, quanto per l'altra parte. ente d die felle , che fono neW Eclittica jìejfa; tal diuer-fìtà fi. riduce a nulla. Quato poi aliauuicinarfi\ò> allontanar- J& ^r-ra fi a«~fi P tal moto la terra alle, (ielle, a quelle,che ^ft^&alloar ìi r j r a ^ \ ^\ •/ j j tana dalle fifle // auuicwa ella, e Ji dijcojta per quanto e tutto il diametro ^ejj» £ci;ttjca dellorbe puf bora vedemmo; ma alle /ielle intor- quanto è 1 diano al Polo dellEclittica tale accoramento, ò allontanamento metro delloc* quafi nullo , & all altre quejì a diuerfìtà fi fa maggiore ,fe- ^e magno-*.tonda ebe elle fono più vicine allEclittica. Tojjìamonelter^ za J Maggior di-uerfìtà fannole ilelle più vicine, che le_<più ^remote # 378 Dialogo terzo zo luogo intendere, come quella diucrfità dafpettojìfì magigiore, 0 minore, fecondo che lajlella ojferuata fuffe a noipiztvicina,) opiu remota ; perche, fé noi fegneremo vnaltro Me»ridiano, men lontano dalla terra, qual farebbe qu$fto DFJ*. Epìlogo delleapparenze delle riffe per ca-gione del mo-to annuo del*la terra. vna Jlella pofta in F. e veduta per il medejtmo faggio AFE,Jiantela terra in A. quando poiJìojferuafie dalla terra in B*fiforgerebbe, fecondo tiraggio 12 F. e farebbe langolo delitti*diuerjìtà, cioeBFA. maggiore dell altro primo AEB. efèndoejleriore del triangolo Con gran gujio, & anco profitto hbfenttto il vofirodi»feorfo ; e per ajf{curarmi sio ben lhabbia capito, diro lafom»ma delle conclujtonifotto breuiparole. Farmi, che voi ci bab-biatefpiegato due forte di diuerfe apparenze ejfer quelle, chemediante il moto annuo della ter
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