. Storia dell'Italia antica. Illirico alla Macedonia e alla Tracia, fìra lunga 535 miglia ro-mane. Ne parlano Polibio (XXXIV, 12) e Strabone (VII, 7): e da Cice-rone, che la percorse andando in esilio, si litrae che giovava al moltocommercio che allora era tra Dirrachio e Tessalonica. Vedi Tafel, De?eia militari liomanorum Eynalia, qua Ilhjricum, Macedonia et Tliraciaiungebaniu,% dissertatio geogvaphica, Tubiagae 1841 e 1812. 1 Plinio, III, 28. Cap. I. STRADE PER TUTTO LIMPERO. 69 tinuata sino alla fortezza di Olismo sul golfo Arabico,quando Augusto ebbe recata lEtiopia alla sua qu


. Storia dell'Italia antica. Illirico alla Macedonia e alla Tracia, fìra lunga 535 miglia ro-mane. Ne parlano Polibio (XXXIV, 12) e Strabone (VII, 7): e da Cice-rone, che la percorse andando in esilio, si litrae che giovava al moltocommercio che allora era tra Dirrachio e Tessalonica. Vedi Tafel, De?eia militari liomanorum Eynalia, qua Ilhjricum, Macedonia et Tliraciaiungebaniu,% dissertatio geogvaphica, Tubiagae 1841 e 1812. 1 Plinio, III, 28. Cap. I. STRADE PER TUTTO LIMPERO. 69 tinuata sino alla fortezza di Olismo sul golfo Arabico,quando Augusto ebbe recata lEtiopia alla sua quali grandi comunicazioni da provincia a provincia,osservate nella loro direzione intorno ai confini dellIm-pero, partivano da Cartagine, e per Alessandria e An-tiochia volgevano a Belgrado, e quindi per Argentorato,per Narbona e pei Pirenei giungevano a Cadice. Al dilà dello Stretto gaditano ripigliavano a Tingis (Tanger)verso Cartagine traversando la Mauritania, e coUim-mensa curva percorrevano SOOO miglia romane. Opere. Uovine di Tìiiltìs {layloi ^ Voi/ige en L^p tr/ìm ti 6 i, la cuti, uAffique^ II, p, SO) che, anche non contando le mille vie secondarie, appa-riscono maravigliose non solo per la estensione, maanche per la solidità, e per lardimento con cui vinsero ipiù indomiti fiumi, e appianarono i più alti monti *. E 1 Vedi Bergier, Hist. des grands chemins de lEmpire romain, T, 0, 10, li;20, 30-lS-, ^ède,ms(. da siede dAuguste. I, 15, III, 6, VII, — Storia dellItalia antica — IV. 23, 29, III, 70 ORDINAMENTO DELLE POSTE. [Lib. VIL attestano solennemente dellamministrazione energica edella potenza di Augusto, il quale usando lopera deisoldati, dei provinciali e dei servi, e i denari di tutte leprovince, con queste costruzioni gigantesche fece presentenei luoghi più lontani la mano potente di Roma, resepossibile il regolare governo del mondo, détte modo allaciviltà di penetrare nei recessi più solitari, facilitò eingrandì i commerci, mini


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