. Le imagini dei degli antichi . omenta fino al maturire delleBuone biade. Significa parimente la Luna alle volte, Se perciò k \ ^222 i Dei He ne può fare imagine in tutti quei modi, che gli antichi fece-ro la Luna,come credo di hauere detto già,quando la difegnai,Troferpina co Fallì anchora alle volte Proferpina con vna Oca in mano, co-pto! ocas. me Paufania fcriuendo della Beotia racconta, che in certa par,te di quel paefe nel bofeo dx Trofonio giuocando vna gioua-ne detta Ercina con la figliuola di Cerere Proferpina, filafeiò ,!vfeire di mano à difpetto fuo vna oca, laquale andò


. Le imagini dei degli antichi . omenta fino al maturire delleBuone biade. Significa parimente la Luna alle volte, Se perciò k \ ^222 i Dei He ne può fare imagine in tutti quei modi, che gli antichi fece-ro la Luna,come credo di hauere detto già,quando la difegnai,Troferpina co Fallì anchora alle volte Proferpina con vna Oca in mano, co-pto! ocas. me Paufania fcriuendo della Beotia racconta, che in certa par,te di quel paefe nel bofeo dx Trofonio giuocando vna gioua-ne detta Ercina con la figliuola di Cerere Proferpina, filafeiò ,!vfeire di mano à difpetto fuo vna oca, laquale andò a nafeon-derfì in vna cauernetta quindi poco lontana fotto alcuni fallì.Proferpina correndole fubito appreffo la trouò, 8c prefela, le-uando la pietra, fotto laquale ftaua nafeoftalocadonde fpicciarono fubito acque viue ?che fecero poi il fiume chia-mato Ercino,Iun-go la ripadel«quale era vn piccolo tempio con la ftar~*di vna giouane, che teneua vnaoca con la mano, Se era que-lla Proferpina , figli-uola di Ce-rere., *. Nettvno De gli Antichi» NETTVNO rp^r-^r Vv Nettuno de i ere fratelli quello , al quale toc-§3 itegli j co per forte il regno delle Acque , 8c perciò fuKg Enfili detto Dio del mare , &c lo dipinfero gli anti-:j£2 t$f?X*j I chi m diuer/i modi ,. facendolo hora tranquil» -•-■-• • -— lo , quieto, de pacifico, 6c hora tutto turbato,.come fi vede appreffo di Homero, & di Vergirio, perche tale(1 moftra parimente il mare fecondo la varietà de tempi. Et .ìlhanno raeflo alle volte gli antichi con il tridente in mano, &dritto in pie in vna gran conca, marina, la quale à lui Zìa in vé-ce di carro, tirato da caualli, che dal mezo indietro erano jpe—1 Tei, come fono deferirti da Statio, quando così dice : Varcando il mar* Egeo Nettuno in porto ,v , CMena gli affaticati fuoi detlrieri ;Chel capo, il collo, il petto, elvgne prime :~|\ Ban di cannilo, cbvbbidifce al freno-,E fon nel retto poi guizzanti pefei * Et alle volte lhanno v


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