. Collezione di monografie illustrate . cripta, o a poco più tardi, unpiccolo edificio che esiste tuttora in Ascolie che è erroneamente chiamato « casa lon-gobarda ». Questo edificio, limitato da unaparte da un alta torre gentilizia e dallaltra da un fabbricato ad uso di abitazionepresenta soltanto due faccie, una delle quali conserva ancora quasi inalterata la suafisonomia originaria. Sullalto corre una fascia adorna di una treccia semplicissima, sottola quale si aprono quattro anguste finestre bifore che hanno gli archi e gli stipiti for-mati da grosse e maldisposte pietre di travertino su c


. Collezione di monografie illustrate . cripta, o a poco più tardi, unpiccolo edificio che esiste tuttora in Ascolie che è erroneamente chiamato « casa lon-gobarda ». Questo edificio, limitato da unaparte da un alta torre gentilizia e dallaltra da un fabbricato ad uso di abitazionepresenta soltanto due faccie, una delle quali conserva ancora quasi inalterata la suafisonomia originaria. Sullalto corre una fascia adorna di una treccia semplicissima, sottola quale si aprono quattro anguste finestre bifore che hanno gli archi e gli stipiti for-mati da grosse e maldisposte pietre di travertino su cui trovasi scolpita molto rozza-mente una decorazione composta di foglie, di cordoncini a spira, di animali, di ramo-scelli, dì àncore e di torrette la cui invenzione ed esecuzione rivela il grande sforzodi mente e di mano fatto dallartista per rivestire duna certa ricchezza questa questarte, la cui tecnica appena elementare è palese espressione dimperfettae rozza visione delle forme, segue in Ascoli quella STATUA ROMANA NEL GIARDINO CARFRATELLI. (Fot. Tassini). ASCOLI PICEXO 29 Larte romanica abbraccia in questa città un lungo periodo di tempo e vi siindugia molto più che altrove. Ispirata ad una grande semplicità di linee essa viveancora nellarchitettura di numerose chiese cittadine, sorte tra i secoli Xll e chiese sono la maggior parte ad una navata con piccole tribune ora semicir-colari, ora poligonali. Le loro facciate, per lo più rettangolari, hanno in alto una fi-nestra a ruota e in basso una fascia sagomata che le percorre in largo partendo daipunti sui quali poggiano gli archi racchiudenti le lunette dei portali. Questi o hannodi solito cornici con modanature purissime, oppure sono adorne di colonnine tortili,di fregi floreali e di sculture, come quelle delle chiese di S. Giacomo Maggiore, dei


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