. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pen
. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pensiero humano. Ampliata vltimamente dallo stesso auttore di trecento imagini, e arricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione; con nuoui intagli, & con molti indici copiosi . naufragio delle Iperanze cafcatc, perde la lu-ce à facto,& fi difpera. Si fa con lali me] co grandi, perche aliombra dertecorreaflài gencCjperchc infinita è laturba del li fciocchi. La nuuola ci moftra che quefla fperanzaquafi nuuola dal vento fcacciata inviifubi-tojfeuza che lhucmoTc naiuieda fugge , Sefpari(cc • Viene ancora afllmigliata la fperanza nioii- 93 dalia alla nottola,la quale più partcdel tempovola nellofcuro , nonhauendolo fplciidorcdella IncCjche e Chriflo il faiiore del-la fua gratia • Però fi dipinge co;] cda, e fi di-ce eflcrfeguaci della fperanza,bugie, fogni attialiaci,& mentite conietture- Dipingefi con le mannnclle ignudc,perchevolentieri ciafcuno nodiilce col (iio lartc- La zucca, laqiiale in pochifsimo tempo affàicrercc,& sinalza,ma poi in vn fiibito cafcain terra, & fi fecca , dimoflra che qnef^a ipe-ran^a>chc è mal fondata , quanto piti fi vedein alto, tanto più (ih. in pericolo dannichilarli& dandare in fumo. I Vjì;^^ HVOMO veftito nobilmente, tenghi co-perto quafi tutto il vifo col capello , &co 1 la cappa, o ferraiolo che dir vogliamo , ilquale fia tutto contefto docchi , orecchie, &tingue , rerrà con la finiftramano vnalanter-najipiedi faum
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