. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . 1 M. G I O F J O. ìS Jtando il correrfuo naturalevelocifimo, farebbe njo^lato in ogni diffìcile e graue fericàlo finza fieno,Laquale imprefiyper la bellezza del vago animalej,riufcì (anchor che pompe fa ) come cieca,no hauendomotto alcunoyche gli depiume 5 // che diede mate*ria di varia interpretatìone\ come acutifìmamentc^interpreti) vn gentilehuomo Francefe, chiamato - laMotta Jugrugno,


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . 1 M. G I O F J O. ìS Jtando il correrfuo naturalevelocifimo, farebbe njo^lato in ogni diffìcile e graue fericàlo finza fieno,Laquale imprefiyper la bellezza del vago animalej,riufcì (anchor che pompe fa ) come cieca,no hauendomotto alcunoyche gli depiume 5 // che diede mate*ria di varia interpretatìone\ come acutifìmamentc^interpreti) vn gentilehuomo Francefe, chiamato - laMotta Jugrugno,che aneto in Roma apprejfo il Pa-ta^ quando venne l^acerba nuoua del Re ChriBla-mftmofotto Pauia\& ragionandofi della perfidiadi Borbone,dtfp a Papa Clemente, Borbone ^ancho-ra che paia ejjere fiato traditore delfito Re, (jr dellapatria^m^rita qualche fiufa, per hauer detto moltoauantiquelychcipenfaua difiire ypoi che portauanellafopraueBe il Ceruo con lali, volendo chiara-mente dire y chaueua animo difiiggire in Borgo-^naì alche fare non gli baHauano le gambe,fe nonhaueffe hauuto anche Pali, é^ pereto gli fuAggiunto il motto : e v r s v m INTENDIMVSA L I s. Hehbc^ if XJE I M P R B S É. Behhe ancóra quejlo me defimo difetto la bellifima mfrefa,che portola S,Hippolita FioramodaMarche fona di Scaldafole in Pauia,Uguale alt età noHraauanzh di^an lunga ogn^altra donna di bellezzayleggtadriayt^ creala amorofa\cheJpe(fo fortaua vnagraveHe di rafodi color caeHeyfeminata a farfalledi ricamo ^oro^mafenT^ mottcwolendo dire é autiertire gramati, che no fi afprejfijfero molto alfuofuMOy acàoche td hora non interueniffe lorOyquel chefempre interuiene alla farfalla Jaquale per afpreffarfeallardente fiamayda féfleffafi abbrucia , & effc/dodimandata da M, di Lefcu bellifimo é* valorcfif,Caualiereyìlquale era allhora fidareychegli efi:oneffequesiofigntficatos e mi conuiene {difella ) vfire la medefima DI (J^. Glorio. IT p^defimA cor te fi A con quei geatilhuominiy eh e mivengono


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