Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . ncefco di Ripa la belliiTìma Pietà, ince/co M Santa Catterina de Funari il primo Altare à man delira con la*^4, Santa Margherita j nella Chiefa della Madonna del Popolo, &rìntde m a^tre diuerfe PartI ritrouarono di sì gran Macflri cflTctri flra-lunMri. ordinarij; In


Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno sotto la scorta, e disciplina del genio di Raffaello d'Vrbino : con vna curiosa, ed'attentissima osseruatione di tutto ciò, che facilmente possa riuscire d'vtile, e di diletto à chi desidera rendersi perfetto nella teorica, e prattica della nobil'arte della pittura . ncefco di Ripa la belliiTìma Pietà, ince/co M Santa Catterina de Funari il primo Altare à man delira con la*^4, Santa Margherita j nella Chiefa della Madonna del Popolo, &rìntde m a^tre diuerfe PartI ritrouarono di sì gran Macflri cflTctri flra-lunMri. ordinarij; In tanto che clTendofi il contento Girupeno per all*«nora à baftanza appagato, fi ritirò col Tuo Maeftro alla Jua ha* del Po- . . l r & poi0§ buatione. Si fgmU il dire daltri Soggetti principali dì quefti Modernitempi con diletto grande di Girupeno. c *a rp. xi. Lialtro giorno ( dille il Genio ) già che go-de#lfimo hieri delle Pitture folo de pregiatiflìmiCaracci, non fìa bene tralafciare lalrre de iloropiù degni Seguaci, che con iflupende, e virtuofefatiche hanno dato, in certo modo di dire, il condi-mento à quella noflra grandArte. Onde il primo luogo tra que-lli parmi effere conueaiente concederli à Guido Reni, quale fo-pra glaltri luoi Condifcepoli dimoftrò in qualche buona parte efferfi. DE PENNELLI ITALIANI. 25 efferfi auanzato, oltre di che per edere di elfi il maggiore detà,pare fenza alcun dubbio il conuenirfeli. Veramente 5 rifpofe Gi-rupcno, io con occasione dhauer praticato ( nel tempo chedamo in Roma,) con alcun virtuofo Disegnatore ho vdito dirnegran cofe, e quafi quafi pareggiarlo allideilo Raffaello,almenonellaria , edelprcflìone delle Te/le, al che io mai ho voluto af-fentire^ le prima da voi non ne intende!!! i! parere -, Quantun-que i! far de paralclli ( rifpofe il Genio ) fia per fc fteifa cofapoco laudabile, e per me molto odiofa, nulla dimeno in quefta-parte voglio dirtene flnceramente il mio fentimenro. Non vhadubbio, che Raffae


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