Discorso sopra la mascherata della geneologia degl'iddei de' gentili . i Zeti &Calai figii-gliuolidi Rouaiovento,6(rdG!ithiafigliuola d Erichtho-nioRe dAthene^i quali lauthorefinfèduoi bcllidimi gio-lianiconlerp3deallatochehaueuonriali,nclquarmodocifonelcfcritti da Ouidio nel fèxto libro delle transfoimatio-ni quando ei dice, lille ^oehdiconiux^cldtdTyYjinniEr^enitr-ix fitóLi ejì,purtus enixa^cmellosEt quei che (eguCjApprefloàqueftì venne Amimene NÌmpha amata da Nettunno^come ferine PhiloArato nel primolibro delle Immaginij&rqueftalauthore fìnfè vna bellifsmiafmciulla, laqualpareua che hauefTe
Discorso sopra la mascherata della geneologia degl'iddei de' gentili . i Zeti &Calai figii-gliuolidi Rouaiovento,6(rdG!ithiafigliuola d Erichtho-nioRe dAthene^i quali lauthorefinfèduoi bcllidimi gio-lianiconlerp3deallatochehaueuonriali,nclquarmodocifonelcfcritti da Ouidio nel fèxto libro delle transfoimatio-ni quando ei dice, lille ^oehdiconiux^cldtdTyYjinniEr^enitr-ix fitóLi ejì,purtus enixa^cmellosEt quei che (eguCjApprefloàqueftì venne Amimene NÌmpha amata da Nettunno^come ferine PhiloArato nel primolibro delle Immaginij&rqueftalauthore fìnfè vna bellifsmiafmciulla, laqualpareua che hauefTe paura,cfe haueua in mano vna mezinadoro>nelquarmodo ella e figurata da que-flo fcrittorc nel luogo difopi a detto. Viti mamente venneNelco figliuolo di Nettun no, & fondatore della cittàdiPiloin Grecia,comefcriue M. GiouanBoc-caccio nel x. libro della geneologia degl-Iddci degntilfj&quefti lauthore veùi alle greca 1 habito di Rè colo fccttro reale in mano,&labéda biaca intorno al qucfto fu il Triompho di Nettunno.* M ^13. ^8 Mascherata Degl Iddei Gluattordtcejimo Carro deliOceanofS diTelh)de Enne dopo il Cairo di Nettunno quel*dellOceano figliuoldi,Cielo,& della terra,Dio anche egli del mare , marito di Tetliyde^padre delle Nimphe marine, delleNimphedefiumi,& di quelle delbnti,etdi molti altri Iddei marini, fi come fcriueHefiodo nella infu vn carro fatto come vno fcogIio,pieno di tutte quellecofechenafcono in fugli (cogli ^^fìnfe quefto Dio vnvccliio ignudo di colordellacqua marina,con la barba, & icapegli lunghi,& molli come quedefiumi, & pieno tuttodaliga,di murchio,& di chiocciolette, &* altre cofè fimigliati à quefte che nafcono in marCj^ gli dette in mano vnPhoca^o vcchio marino che noi lo voglia chiamare, & in fu quefìomedcfimo Carro mefìcTcthidc fuamoglic,laquale eglifinfevna vechia tutta bianca ;,& splendida con vnpefceinmano, fèguitandolafentenza dHefiodonellaTheogonia,jlqualccliiamaTethydcvenerandai
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