. Emblemi di Q. Orazio Flacco . per ardente feteVai ricercando che in Coppa dorataTi (ia portato il neceffario umore?0 quando fenti dal troppo digiunoMancar la vita^ tutto fchivi, e prezziFuor che il Pavone appetitojoy e il Rombo? Non flà nel prezzo dei più rari cibiIl guflo del piacer, ma da te foloParte il piacere^ ed in te fol fi forma. Stomaco laffo dal digitm, di radoIl cibo pili volgar fprezza, e ricufa. La natura ficcome tende a rettificare, e a dirìgere albene, perciò luggerifce alle occJlìoni quel che è più giovevole,e dà a ciafcheduna paffione quel pelo, e quella mifara chele convien
. Emblemi di Q. Orazio Flacco . per ardente feteVai ricercando che in Coppa dorataTi (ia portato il neceffario umore?0 quando fenti dal troppo digiunoMancar la vita^ tutto fchivi, e prezziFuor che il Pavone appetitojoy e il Rombo? Non flà nel prezzo dei più rari cibiIl guflo del piacer, ma da te foloParte il piacere^ ed in te fol fi forma. Stomaco laffo dal digitm, di radoIl cibo pili volgar fprezza, e ricufa. La natura ficcome tende a rettificare, e a dirìgere albene, perciò luggerifce alle occJlìoni quel che è più giovevole,e dà a ciafcheduna paffione quel pelo, e quella mifara chele conviene . Chi feguita lirtinto della natura, trova tutto facile,e fenza contrailo; ma chi opera contro di ella è limile aquelli che navigano contracqua ; poiché fomniiniftra aciafcuno quelli aiuti di che abbifogna, e quando non puòpila valerfene, fa che perifca. Cicerone. Socrate foleva deteftare colui, che il primo aftraendo avea fcpararo V ucilità dalla natura, la quale egli denominava,norma innata del retto di£ù 37 AWIMVS PVRGANBVS ^lncerumejlmjivas^quodcunquemfnndis acefcit. Uh. i. Epift. 2. Carere dcbet, ait ille, omni affeclu ad vitia, quiparatus eric ad virtuteni. Ncque enim ullum finitur vitium, ubi oritur. Vai. Max. Cumque renuntiatur vitiis, ftatim adfciTcitur virtus;nani egrelìus vitiorum, vircutis operatur ingreflum. Eradenda Cupìdìnìs £;i,_ ^, Pravi flint elementa: (^ tener te nìmìs Od. 24. Mentes afperìoribusFormando Jludiis. K 38 SI BETE PURCAR r ANIMO DAOGNI MACCHIA BI VIZIO- Lii,_ ,. XL più dolce liquore afpro diviene •, ^^^ * Se tu linfondi entro imperfetto vafo. Chi sindirizza per la Virtù, deve alienarfi da ogniattacco per il vizio. ,. Neflìin vizio finifce ove è nato Renunziando ai vizj ne fuccede la Virtù,, poiché lapartenza dei viz) apre ladito alla Virtù.. Lib. j. Devonjt fra die ar nel nafcer loro *^ / defiderj, e gli appetiti indegni, Pria che col tempo (i facciano adulti,E dei fanciulli ajjuefar le mentiAl
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