Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . IO Oin ecelzo santissimo Charlo,O creatura mandata da Dio, charo dilecto chiamo et non i sono che a voi io i sono, dolcie padre pio ; et però con dizioA voi ricorro co molta dell alta tristia Ch i ò sofferta, eh è peggio che morte, però viChe a questo punto io, sia diliberata (piego forteEd alla ecternità sempre salvata. CLXXXVni. Come ser Moccio calzoraio andò a parlare co Pisani, per la venuta del cardinale che venia da Roma. niinn rfUKt TTrmin I.


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