. E T di queftobellifijmo genere dEmblemi fi vedeefiTer parìmctequeftal-tradi Raimondo FvcchejiIj ò forfè anco di tutta la nobiU(si«cnaCafafua. EAIMON. IJ RAIMONDO Nelle quali fi vede^ che primieramentciIpcnricrOj& il documento puòcfìfere vniuerfaleà ciafcuno, & cofi viene ad efTerancor particolar di efsi flef>iìj non fole come comprcfi nelluniuerfalità di tiitri gli altri, ma ancora comeparticolari, ò foli Autori,© almeno ricordatoridel precetto , ìk del documen-to , il qual viene ad efler poi riftrettamentc fatto loro
. E T di queftobellifijmo genere dEmblemi fi vedeefiTer parìmctequeftal-tradi Raimondo FvcchejiIj ò forfè anco di tutta la nobiU(si«cnaCafafua. EAIMON. IJ RAIMONDO Nelle quali fi vede^ che primieramentciIpcnricrOj& il documento puòcfìfere vniuerfaleà ciafcuno, & cofi viene ad efTerancor particolar di efsi flef>iìj non fole come comprcfi nelluniuerfalità di tiitri gli altri, ma ancora comeparticolari, ò foli Autori,© almeno ricordatoridel precetto , ìk del documen-to , il qual viene ad efler poi riftrettamentc fatto loro, con linucntione dellefigure, che gli hanno aggiunte, ©impiegatein propofito . Et quefti fono pro-priamente Emblemi , nonimprefe,perie ragioni già dette, cioè,cheil verfo,è le parole, & il Motto loro, fono folo per efpofitione, & interpretatione del]e figure. Ma è ben forte dEmblemi tanto più bella, & più eccellente, & va»-ga, che laltra, quanto chcfa lufficio dellefpofition fua con poche parole,le quali fono in fé fèefle tanto più vaghe & di maggior dignità, quanto che fontratte da Autori famofi, & illuftri, sì come fon poi nobilifsime di penfiero, 6cdintentione,°ned
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