. Iconologia, ouero Descrittione d'imagini delle virtu', vitij, affetti, passioni humane, corpi celesti, mondo e sue parti. . zin fcherzo il male, & il difetto altrui, per proprio diletto fodisfacen-dofi, che il delinquente ne lenta vergogna . Il cauar la lingua fuori della bocca (perche è atto deforme ) facendolialla prefenza dalcUno è fegno,che fé ne tiene poco conto,& però la natu-ra linfegna a fare a* fanciulli in quello propofito. La pelle diflrice,die è fpinofa, moflraichc fenzarme il derifore è co-me lillrice, ilquale punge chi gli sauuicina,&: perche il principale penfiero del derilore


. Iconologia, ouero Descrittione d'imagini delle virtu', vitij, affetti, passioni humane, corpi celesti, mondo e sue parti. . zin fcherzo il male, & il difetto altrui, per proprio diletto fodisfacen-dofi, che il delinquente ne lenta vergogna . Il cauar la lingua fuori della bocca (perche è atto deforme ) facendolialla prefenza dalcUno è fegno,che fé ne tiene poco conto,& però la natu-ra linfegna a fare a* fanciulli in quello propofito. La pelle diflrice,die è fpinofa, moflraichc fenzarme il derifore è co-me lillrice, ilquale punge chi gli sauuicina,&: perche il principale penfiero del derilore, è notare limperfettioni altruij però Ci farà col dito nel modo detto é Le penne del pauone fi dipingono , per memoria della fuperbia diquello animale , che llinla fra tiitti glaltri fé dcffo bellilTimo , per-che non è alcuno , che rida de mali collumi altrui, che quelli ftelli no» P 2 ricono- Ii6 Iconologia ticonofca lontani da Ce rnedcfimo . LAlino nel modo detto fò adoprato da glanticfti in quefto propofi-to, come ne fa teftimonianza il Pieno Va]eriano,& altri. BES 1 D ERIO VERSO C^ lOVANETTO veflito ài vo(Cù,8>: giallo, i quali colori /ì gnifi-1 cano dcfiderio. Sarà alato, per (ìgnificare \\ prcftezzacon cui la-nimo infcruorato fubiramente vola a pensieri celcfti, dal petto lcfca vnailamma,perche è quella fiamma,chc Chrifto a porrarin à la iJniftra mano al petto,& il braccio deftro difleCo, il vifo riuolto al Cielo,&: haue; à a canto vn ceruo,che beua lacqua dvn rufcello,fe-condo il detto di Dauid nel Salmo 41. douc aflomigliò il dc/ìderio àóVanima fua verfo Iddio, al defiderio,che ha vn ccruoaffetato dauuicinariìa qualche limpida fontana . La fìniilra mano al petto, & il braccio dcdro diftefo, & il vifo riuoltoal Cielo e per dimcftrarc, che deuono lopere, glocchi, il cuore, & ogni cola Di Cefare Ripa .^ . 117 €ofa effere in noi riuoltéverfo Iddio . D £ S I D E 11 1 0. DONNA ignuda,clie habbiaad armacollo vn ve


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