L'Andromeda . ti allargadofi,e in tanti rauuolgime-ti non fu chi non rimane fé confufo . Venivano le tréDeità per accender fiere battaglie tra Fineo, ed il Rè,fconuolgere il Regno,e vedere in mine, e morti ridottoil o51come qui fot to; ma il canto loro era così f>ero,efrauagantc, con accompagnamento dijìromenti cosìfinta (lieo, che quafìnon parea canto, ma pure era ar-monia mirabilmente appropriata a tali per fune 3 e a talfoggetto. Furo, TTO fon fiero il Furore Di Beilona;edi Marte il precursore. fono Bellona, Che de larmi il gran Dio non abbandona. Mar. Io fon quegli, che fegue


L'Andromeda . ti allargadofi,e in tanti rauuolgime-ti non fu chi non rimane fé confufo . Venivano le tréDeità per accender fiere battaglie tra Fineo, ed il Rè,fconuolgere il Regno,e vedere in mine, e morti ridottoil o51come qui fot to; ma il canto loro era così f>ero,efrauagantc, con accompagnamento dijìromenti cosìfinta (lieo, che quafìnon parea canto, ma pure era ar-monia mirabilmente appropriata a tali per fune 3 e a talfoggetto. Furo, TTO fon fiero il Furore Di Beilona;edi Marte il precursore. fono Bellona, Che de larmi il gran Dio non abbandona. Mar. Io fon quegli, che fegue in ogni parteIl Furore, e Bellona inuuto Marte. Tutti\ tré folgori damo, tre • Che rOzio con la Pace fulminiamo, Imor- «S. -. 1. «5. ^ I mortali pernoi fon più mortali,Noi ne le morti lor fìamo immortali. Furo. Tanto ho cacciato già Nume guerriero,Di queftardor nel petto di Fineo >Quanto capir poteoDi perfori a Regalnel petto altero. Bell. G\àil tuofouuerchio incèdilo mio Furore*Ei va per ammorzar nel proprio (àngue,Ondegli pa(cera\betvprefto efangueDue fiere Fere, Ambizione, e Amore. Alar. Sola non dee cader Regal perfona Quafi priuato in cittadinaimprefà, Onde manda,ò Bellona, Mille, emillaltn àmarzial contefà. Belle Spingerin quelle faci Furo. A cader con Fineo molti feguaci. ù su dunqucò Furor, gran fiamma accendi;Su su dunque, ò Bellona^ardori (pendi. Bell. Oue (ara beltà (àrànno incendi. Furo. Tutti Auuampi il tutto tr* • Di foco ineftinguibìle, E da l ardor terribiless ; y—- Rc„ 84. Refti vn Regno diflxutto. Veftan le Madri il lutto, E piangatileSorelle,eleCófbrti I lor Fratelli,! lor Manti morti. Di fpirti, Oc alme priui Giacciano t corpi a monti, Sian le ferite fonti, O


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