. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . to, Se pretto à difenderli, Se of-fendere il nemico. 11 color rotto ci dimoftra lalterezza della-nimo,&: il dominio delle paffìoni, che ftannoin moto,& muouono il fanguc. Si fa in mezzo dvn cane, &dvna gatta,perche da diftìmili, e contrarie nature prendeetto lorigine. Contrago. GIouanetto,che fotto allarmatura habbiavna vette di


. Iconologia di Cesare Ripa ... Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone . to, Se pretto à difenderli, Se of-fendere il nemico. 11 color rotto ci dimoftra lalterezza della-nimo,&: il dominio delle paffìoni, che ftannoin moto,& muouono il fanguc. Si fa in mezzo dvn cane, &dvna gatta,perche da diftìmili, e contrarie nature prendeetto lorigine. Contrago. GIouanetto,che fotto allarmatura habbiavna vette di color roffo , nella deftramano tega vn pugnale ignudo co fiero fguar-do, con vnaltro pugnale nella finiftra, tiran-do la mano in dietro,in atto di voler ferire. CONTRITIONE. DOnna dafpetto gratiofo, Se bello, ftia inpiedi col pugno della mano dritta fer-rato in atto di percuoterli il petto nudo, dallafiniftra banda, co* l braccio finiftro ftefo al-quanto in giù,& la mano aperta,glocchi pie-ni di lagrime, riuolti verfo il Cielo, con fem-biante mefto,& dolente. La Contritione,è il dolore grandifIìmo,cheha vn peccatore dhauer oftefo la DiuinaMaeftà: ondefopra di ciò lAutiore dei fe-guenti verfi ditte. H 2 Dolce 11 6 Iconologia del Ripa. Dolce dolor,e he da radice amaro Nafci^e de*falli allhor^cbai maggior doloPiù giouiaWalma-, the confort e hà doler/i,e lagrimar impara. Dog Ha felice auenturofa,e rara*Che non opprimi il cuor: ma lalzaia tuo dolce languir io miconfoloChe ben féi tu dogni gioir più cara. Sembri afpra altruhpur meco e tuo foggiar noSoaue,è per te fuor dabiffo ofeuroErto camin poggiando al Ciel ritorno. Così doppo calle fpinofo,è duroPrato fìfeorge di belfiori adomo ,Che rendè (ìanco più lieto, e fìcuro. Et il Petrarca nel Sonetto lvo piangendo i miei pacati ri frittone. DOnna bella in piedi,con capelli fparfi, di bianco,con il petto (coperto, mo-ndando di percuoterlo con il pugno dritto, tecon la fi


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