Storia dell'Italia antica . membra umanegrossamente figurate in bronzo, portate in voto al san-tuario per guarigione ottenuta (^). Poi i sacerdoti, specialmente in Etruria, circondaronola religione di numero grande di riti, di forme, di ce- () Qui sacra 2>i(blica faciunt propterea ut fruges ferant arva. Var-rone, De ling. lat., V, 83; Marini, Atti dei Fratelli Avvali, p. 126, ecc.;Lanzi, Saggio, voi. 1, pag. 142, ed. 1789. {^) Vedi Cornificio citato da alla voce Oscillantes. Virgilio,Georg., JI, 389, dice: Et te, Bacche, vocant p)er carmina laeta, tibiqueOscilla ex alta suspendunt mo


Storia dell'Italia antica . membra umanegrossamente figurate in bronzo, portate in voto al san-tuario per guarigione ottenuta (^). Poi i sacerdoti, specialmente in Etruria, circondaronola religione di numero grande di riti, di forme, di ce- () Qui sacra 2>i(blica faciunt propterea ut fruges ferant arva. Var-rone, De ling. lat., V, 83; Marini, Atti dei Fratelli Avvali, p. 126, ecc.;Lanzi, Saggio, voi. 1, pag. 142, ed. 1789. {^) Vedi Cornificio citato da alla voce Oscillantes. Virgilio,Georg., JI, 389, dice: Et te, Bacche, vocant p)er carmina laeta, tibiqueOscilla ex alta suspendunt mollia pinu. Vedi anche Servio e Filargirio nelle note a questo luogo. (^) Seicento di questi oggetti si trovarono nel 1838 sulla Falterona,ove pare che nei tempi antichL-^-simi fosse un tempietto a cui erano statirecati in voto. Anche i nomi di Monte Giovi, e di Monte Sumraano, oMonsummano, in Toscana, sembra si riferiscano ad antiche religioni lo-cali. Vedi Micali, Mommi, ined., tav. XIII e XVI. 1 Virgilio, Vili, Offerte votive {Micali). Gap. V.] SONTUOSITÀ DEI RITI ETRUSCHI. 415 rimonie (), e di apparato magniiico per rendere atto-nite le menti del volgo. Vollero sontuosità di sacrifizi ericchezza di vittime: prescrissero preghiere e solennitàdi canti, di suoni, di danze, di giuochi, di corse e difeste di ogni maniera nelle quali ogni popolo gareggiavadi sontuosità col vicino ^ Si fecero sacrifizi e preghiereaimali Genii, al fatale Dio della morte e a tutti i nu-mi infernali: vi furono purificazioni ed espiazioni se-condo le dottrine orientali, nel mese di febbraio quandola primavera si appressa a rinnovare la natura (). Inquel mese si celebrava pure con riti simbolici, con suonidi tibie, con preci e con libazioni la festa dei morti; esolenni, come altrove diremo, erano tutte le cerimoniefunebri fatte dai grandi di Etruria che divinizzavano leanime, e ai corpi preparavano nei sepolcri stanza degnadi chi viveva nellEliso tra eterni diletti di musiche, didanze e


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