Sessanta salmi di David : tradotti in rime volgari italiane, secondo la verità del testo hebreo, col cantico di Simeone, e i dieci comandamenti de la Legge : ogni cosa insieme col canto . ^lic particokri, chirgli èimpoflibik Orati ONtraccontarle, ne pur fu£&cictttcmcn*te comprenderle. Sopra tutto, ei tc piaciuto chia-^marci alla eognition del tuo fantaEuangeiiojtraendocifuor della mi-ferabil feruitLi del dianolo , nellaijtiale erauamo : liberandoci dallamaladctta idalatria>e dalle fuperfti-tioni y douc noi» erauamo immetfisper condurci alla luce della tua ve*rità. E nondimenojper noftra in


Sessanta salmi di David : tradotti in rime volgari italiane, secondo la verità del testo hebreo, col cantico di Simeone, e i dieci comandamenti de la Legge : ogni cosa insieme col canto . ^lic particokri, chirgli èimpoflibik Orati ONtraccontarle, ne pur fu£&cictttcmcn*te comprenderle. Sopra tutto, ei tc piaciuto chia-^marci alla eognition del tuo fantaEuangeiiojtraendocifuor della mi-ferabil feruitLi del dianolo , nellaijtiale erauamo : liberandoci dallamaladctta idalatria>e dalle fuperfti-tioni y douc noi» erauamo immetfisper condurci alla luce della tua ve*rità. E nondimenojper noftra ingra-titudine e fconafcenza> hauendocidimenticati i beni che habbiam ri-ceuuti dalla tua mano, noi habbiamdeuiato> difcoftandoci da te » Se an-dandocene dietro alle noftre con*cupifcentie : non habbiam renduto-queirhonore Scobedientia alla tuafiinta Parola > che noi doueuamo:non thabbiamo efakato e glorifica-ito > come fi conueniua : tuci habbifeliiprè fedelmente ammo-»nitii^pìrlatg^atParola> noi non hab- .le tue ammpnitio-^ Iin> dunque peccato»5??fiabbfam ofFefo. E ^_^^^i8^iamacpnf ufione & igno-*^.S^^pt^cH mh ricfuofcehdoci I clTer. >^ ECCLE STASTr efTergcauementc colpeuoli dinanzial Clio giudicio : e che fc tu ci voleflitrattar fecondo che noi meritiamo»non porremmo afpettar altro chemorte edannacionc, lmperoche>fcnoi fi voleflimo fcufare > la «oftraconfcientia ci accufa t e la noftrainiquità è dinanzi à te per condan-narci* E con effetto » Signore, noivediamo come per li caftigamentiche già ci fono auuenuci> tu fei flatocon gran ragione adirato centra àinoi, percioche y elFendo tu giudo eragioneuole^non affliggi i cuoi fen-za cagione. ElFendo dunque noi (la-ti battuti dalle tue verghe, ricono-fciamo che thabbiam pronocatacontra di noi. Et al prefente vedia,-mo ancora la tua mano alzata per ^ punirci : conciofia che lei^ade cofv l che tu fuoli efeguir la tua vendetta» fian già tratte fuorc : e le minacele che tu


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