. Le imagini de gli dei de gli antichi . lagar anno la terra, quante furono già-vna volta nelpaefe della rBoetia, che andò tutto fotto alle acque , ondequando furono poi quefie date già, & rimafe la terra feoperta, fnfero lefauole, cbcfofjero rappacificatiHnfìeme Gioue, & Giunone, & cofi che fifquarciaffero ì veli,e fi vedefìe lajìatua della dicono,cheQuercia, il primo arbore, chefpuntafje fuori della terra > fu la Quercia, la vti- U, come dice Hefwdo > fu a mortali di doppio giouamento , conciofia*• che da i ramì ne racco!fero le ghirlande,onde viueuano pì ima
. Le imagini de gli dei de gli antichi . lagar anno la terra, quante furono già-vna volta nelpaefe della rBoetia, che andò tutto fotto alle acque , ondequando furono poi quefie date già, & rimafe la terra feoperta, fnfero lefauole, cbcfofjero rappacificatiHnfìeme Gioue, & Giunone, & cofi che fifquarciaffero ì veli,e fi vedefìe lajìatua della dicono,cheQuercia, il primo arbore, chefpuntafje fuori della terra > fu la Quercia, la vti- U, come dice Hefwdo > fu a mortali di doppio giouamento , conciofia*• che da i ramì ne racco!fero le ghirlande,onde viueuano pì ima, & del troni co fé ne fecero tetti. \^,d Giunone fecero gli antichi ghirlande di bianchiRofe di gì%^ j ti quali chiamavano le rofe di Giunone, perche tutti del fuo latteGiunone, diuentarono bianchi , come raccontano le favole , dicendo ,• cheGio-m:,mentre che ella dormivate attaccò Ber cole ancor fanciullino alle mammelle , accioebe morendolo del fuo latte non bauefje in odio poi . LMa Degli Antichi. 130. Imagini di Giunone eArgiua, dì Giunone faluatrkein Umnioyfg} dì Giunone regina degli Dei^dellartapa-trona>matrigna & odiatrice di Tracco > {£)diHercole3purgatrice ffl mondatrice delle cofeproprio effetto del-laria-, . i4o .... Imagini de i Bei Ma quelli poppando troppo nitidamente fece sì, che la Dea fi desio ; &riconofciutolo da sé loributto fubitoìn modo, che il latte , che ancoravfciua, per lo più fi [parfé per il Cielo , & quiuifece quella certa UH AVia lattea, bianca,che vi fi ve de ancora, laquale chiamano gli ^firologi la via lat-TertulJia- tea,& il reftante cadde già in terra fopra igigli, onde rimafero così tintidi bianco,chepoi nati fono fempre fcriue,cbe in ^£r-go Città della Grecia fu vnfimulacro di giunone cinto con rami di vite,& che haueuafetto ì piedi vna pelle di Lione, quafi volefìe haue-re quelli per difpregio di Bacco, & quefta parimente a dishonore di Her-cole,che lvno,& laltro da lei f
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