Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . VITA DI PIETRp PERVGINO PITTORE. ||l I quanto beneficio fia a glingegni alcuna volta la pouertl > èil quanto el fa fia potenre cagione di fargli venir perfetti, & ec- feumk ì t*i» celienti in qual fi voglia faci Ita ; aliai chiaramente fi può ve àorsffrone aUderenelle attioni di Pietro Perugino. IlquaJ partiteli da le lteqHiftodtlmeftreme calamità di Perugia» e condottoli a Faenze: defi- l* virtù %derando coi mezo della virtù , di perueniiea qualche gra-do :-(tette molti meli » non hauendo altro letto pcueramen-te a dormire in


Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . VITA DI PIETRp PERVGINO PITTORE. ||l I quanto beneficio fia a glingegni alcuna volta la pouertl > èil quanto el fa fia potenre cagione di fargli venir perfetti, & ec- feumk ì t*i» celienti in qual fi voglia faci Ita ; aliai chiaramente fi può ve àorsffrone aUderenelle attioni di Pietro Perugino. IlquaJ partiteli da le lteqHiftodtlmeftreme calamità di Perugia» e condottoli a Faenze: defi- l* virtù %derando coi mezo della virtù , di perueniiea qualche gra-do :-(tette molti meli » non hauendo altro letto pcueramen-te a dormire in vnacafla: Fece de la notte giorno: e con grandi», mo femo-re , continuamente attefe allo ftudio della Tua profelTcne. Er hauendo fattolhabito in quel o «neftuno al-r piacere conobbe » che di aflatticarfi femp\^_j> fltiro peru„in quellarte , e fempre dipignere. Perche hauerdo (empie dinanzi a gii oc- s;„9 /„ (mmchi il terrore della poiienà, faceua cofe per guadagnate » che enon bareni $3 /r<w»f Fff 2 forle. 4t SECONDA PARTE forfè guardate, fé hauefle hauuto da mantenerli. E per auuentura tanto gli ha-rebbe la ricchezza chiufo il camino da venire eccellente per la virtù: quantoglie lo aperfe la pouerrà, e ve lo fpronò il bifogno -, decelerando venire da mife-. r°> e baffo grado , fé e non poteua al fommo > e fupre mo » ad vno almeno , doueToltro 6g>hdt» egli hauefle da foftentarfi. Per quello non fi curò egli mai di freddo, di fame ,4 no ^àh ol ^ difàgio, dincomodità,di fatica»nè di vergogna,per potere viuere vn giorno in$i agio, e ripofoi dicendo fempre,equafi in prouerbio, che dopo il catnuo tempo»è neceflario che e venga il buono » e che quando è buon tempo fi fabbricano lecafe » per poterui (lare al coperto, quando e bifogna. Ma perche meglio G co-nofea il progreflo di quello artefice , cominciandomi dal fuo principio : dico, fe-condo la publica fama, che nella Città di Perugia, nacque ad vna pouera perib-na da Carte


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