. Emblemi. Dal latino nel vulgare italiano ridotti, contenenti il fiore et la sostanza de' più scelti scrittori & delle più celebri discipline dell'vniuerso, ripieni di ottimi consigli & saluteuoli documenti, per l'vso ciuile et morale della vita humana . vfando in maloIl no tiro dono, i corni piglia, e, in fan 0 ,tJtyColli fittri, ouer cembali per cote. Che importa quel color > focofo a fatto, JL i membri ? ~dh ceffi il trislo augurio ? ForfèDardente human carbon ? abbruci, e incendi* Di Semele dal ventre allhor>chel Tadre> Con ligniuomo fulmin mifottraffe, , Lordo di polue mattuffò


. Emblemi. Dal latino nel vulgare italiano ridotti, contenenti il fiore et la sostanza de' più scelti scrittori & delle più celebri discipline dell'vniuerso, ripieni di ottimi consigli & saluteuoli documenti, per l'vso ciuile et morale della vita humana . vfando in maloIl no tiro dono, i corni piglia, e, in fan 0 ,tJtyColli fittri, ouer cembali per cote. Che importa quel color > focofo a fatto, JL i membri ? ~dh ceffi il trislo augurio ? ForfèDardente human carbon ? abbruci, e incendi* Di Semele dal ventre allhor>chel Tadre> Con ligniuomo fulmin mifottraffe, , Lordo di polue mattuffò ne lacque* Quindi faggio è colui, che noi ben terge Con liquidonde ; e chi ciò far difpreTga , C 3 fano, alcun huom vagliaiTe fecuro pigliar, trattar ,guftare. Dacqua aggiunga yn Quadrante, Chi defiaBere vna coppa di Falerno puro;[he, tolto in modo tale, il bicchier gioita. Tra V Remine fi fermi ; hor che salcunoTaffare oltre contende, allegro priaytjfyta dopo infuria, ebro del tutto, e patto. Dura troppo è tal co fa ;e ftan pendentiLe gole, e tu dolce diftilliye fpicci. *Abi j facile alcun commodo non trouafi [. Gra- Emblemata. 39 1 Gratnen. EMBLEMA XXVL GRAMINEAM FabioPatres tribuerecorollari^Fregerà t vt Poenos,Hannibalemque inflexo nidum (ibi gramine alauda >Vulgo aiunt, pullos fic fouetilla , Martiqi facrum 3 quo Glaucus adefo Polybides > fa&us creditur efle meritò arguitur nodis tutela falus(foHerbaq; tot vires hxcdigitate habet • Gramigna •E M B L E MA XXVL Corona di gramigna i Tadri diero*A F a b i o, poi y cUannibal ruppe; e vinfe*Col tardar y di C art ago il popol fiero. <Piegata la Gramigna, occulta il nido, Come il vulgo ragiona, e in quefta formaV+Allodetta nutrifce i parti fuoi : Sacra a eJWarteya Saturno ; e qual Glauco yfen^a errar, fi crede fattoImmortai Dio, non pur di lunga% vita* Da tai fegni a ragion fi manifefta La Tutela congiunta a la Salute 9Tante ha virtù queftberba Digitale* C 4 Nec


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