. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Non lafcierb di ragionami dello Jlendardo delConte diSantafore, Caualiero ardito e gè nerofo, ilquale egli porto nella battaglia della Scriuia ye fututto feminato di mele cotogne > laquale lantica ar-me del fio valor off imo Capitano Sforza da Coti-gnolaperlinea dirittayarcauolo fuoye tra cjiiefie coto-gne fcorreua ^vn breue con queste parole ; fra- CRANTIA DVRANT, HERCVLEA COL- lecta manvì Volendo fgnifcare che le melecotogneycolte da quel valoroffimo Capitano yduranodnchora gittando buono odoradludendo ad Hercoleyche fmdifrutti colfene gli hort


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . Non lafcierb di ragionami dello Jlendardo delConte diSantafore, Caualiero ardito e gè nerofo, ilquale egli porto nella battaglia della Scriuia ye fututto feminato di mele cotogne > laquale lantica ar-me del fio valor off imo Capitano Sforza da Coti-gnolaperlinea dirittayarcauolo fuoye tra cjiiefie coto-gne fcorreua ^vn breue con queste parole ; fra- CRANTIA DVRANT, HERCVLEA COL- lecta manvì Volendo fgnifcare che le melecotogneycolte da quel valoroffimo Capitano yduranodnchora gittando buono odoradludendo ad Hercoleyche fmdifrutti colfene gli horti delle He (bende, ilcampo dello Jlendardo era rcffoyc le mele doro. Vm D I <JM. GI0V10. **7. Vna bizarra imprefa inalbero già per fignificarVanimo fio quel valente Capitan Borgognone, chefermila i Francefi,chiamato CMons. di Gruerfiratcr-lo del famo fi Signore ^Antonio B affilo detto Bailidi Digwn. Ejfendo quefto Gruer innamorato dvnadamaalquantorusHca erestia,per hauere ancho vnmaritofimile a le i>mafepra tutto auarae che nel me-frar defìdeno di volergli compiacere, gli mette nanotaglia di co fé difficili .per ijprimer e!f era perfar ognico fa in fodisfattione dellappetito loro fece fare nellafoprauesia fua , e nelle barde di tutti gli huominìdarme della fua compagnia , vna fimi nafiiluaticapdofifiima del tutto y eccetto che nel vi fi ; la quale fitiraua a dietro attaccato per lo nafo con vna corda vn bufilo. 12$ LE IMPRESE bùfaloy è* appreJf°gk veniua vnhuomo pur pilofoecn vngran bastone verde broncoluto in mano figni fcante il marito della dama^quafi che sfor zaffe Uba* falò a caminare:& il motto fi leggcua ^menate-mi, e non temete; Volendo inferire che fare


Size: 1831px × 1365px
Photo credit: © Reading Room 2020 / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookauthorsimeonigabriele150, bookdecade1570, booksubjectemblems