. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. Sulla cromolisi delle cellule della granulosa durante il digiuno ecc. 3 con le cellule circostanti e si distruggono per un processo degenerativo, che si inizia con la cromolisi nucleare. Tale processo in origine fu studiato minutamente da Flemming (1), il quale ne rilevò le note caratteristiche. In seguito Hermann (2) e Schottlander (3) rile- varono alcuni particolari caratteri di tinzione, che assumono i diversi costituenti nucleari, con varie sostanze coloranti. Nei preparati otte- nuti dopo fissazione al Sublim


. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. Sulla cromolisi delle cellule della granulosa durante il digiuno ecc. 3 con le cellule circostanti e si distruggono per un processo degenerativo, che si inizia con la cromolisi nucleare. Tale processo in origine fu studiato minutamente da Flemming (1), il quale ne rilevò le note caratteristiche. In seguito Hermann (2) e Schottlander (3) rile- varono alcuni particolari caratteri di tinzione, che assumono i diversi costituenti nucleari, con varie sostanze coloranti. Nei preparati otte- nuti dopo fissazione al Sublimato e colorazio- ne con Ematossilina fer- rica, si osserva che il nucleo viene da prima assalito da piatosi, per cui ha l'aspetto di una massa omogenea, roton- deggiante e fortemente colorata (fig. la). In se- guito esso si frammen- ta, similmente a quanto venne figurato da Flem- ming, Schottlander, Hen- neguy ed altri, e le pic- cole masse che ne derivano si spargono nel protoplasma, dove si sciolgono eu in uuimo scompaiono affatto. 11 protoplasma alla sua volta si vacuolizza e quando la degenerazione è completa costituisce un corpuscolo, che verosimilmente in seguito si scioglie e che fa parte del liquido follicolare. Inoltre, secondo quanto dimostrò anche il Flemming, nel protoplasma si osservano dei globuli, che si tingono in nero con l' acido osmico e che sono affini alle sostanze grasse. Le cellule più vicine alla cavità follicolare sono le prime a degenerare ed a cadere nel liquido sottostante, il quale perciò si arricchisce di materiali nutritizi, che vengono im- piegati a benefizio dell' oocite. La distruzione delle cellule della granulosa parietale per la formazione di sostanze nutritizie rappresenta, secondo me, l'ultima provvista che la formazione ovulare impiega per la vita dell' ovo. La granulosa ovulare prende parte minore in tale processo ; difatti , come si os- serva nella fig. la della Tav. la, in essa pochi elementi sono in degenerazione, mentr


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