La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . Fig. 78. — Focolare isolato. Da un dipinto del B. Angelico. Fot. Alinari. 1 Qualche cosa di simile devesser successo anche nelle città dellItaliasettentrionale. Infatti quando il Musso dice che prima del 1320 nelle casedi Piacenza « nullum solebat esse caminum », sembra ammettere implicita-mente che qualcuno in qualche casa ve ne fosse fin dallora. Daltra parte eglistesso, che viveva nella seconda metà del secolo xiv, aveva ancora vistofocolari isolati in parecchie di quelle dimore. Nelle Marche, a Roma e nel-V Italia meridionale la tran


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . Fig. 78. — Focolare isolato. Da un dipinto del B. Angelico. Fot. Alinari. 1 Qualche cosa di simile devesser successo anche nelle città dellItaliasettentrionale. Infatti quando il Musso dice che prima del 1320 nelle casedi Piacenza « nullum solebat esse caminum », sembra ammettere implicita-mente che qualcuno in qualche casa ve ne fosse fin dallora. Daltra parte eglistesso, che viveva nella seconda metà del secolo xiv, aveva ancora vistofocolari isolati in parecchie di quelle dimore. Nelle Marche, a Roma e nel-V Italia meridionale la transizione poi ebbe luogo più tardi, si che appenapoteva dirsi compiuta ai giorni di Leon Battista Alberti, come abbiam veduto. 96 CAPITOLO II «Nel detto refettorio fare uno cammino franciescho: disfareuno cammino vecchio eh è nel dormentorio ». Del caminofrancesco, cioè alla francese, troviamo menzione in altri docu-menti del tempo. Cosi in una lettera di Niccolò Acciaiuoliriguardante i lavori della Certosa di Val dEma (del 14. \ ^Jk >-*?C k. T/,V Fig. 79. — Antico camino da cucina. Fot. del Comune di Firenze. marzo 1356) si legge : « Io credo bene che in questa estate sidoverà potere fare la logia, la sala e la cucina, e sia la cucinaa due camini franceschi ».! Ora è verosimile che TAcciaiuoli,dovendo fornire di camini la cucina della sua magnifica fon-dazion religiosa, quando da mezzo secolo almeno si conoscevanoa Firenze i camini a muro, la provvedesse di questi ultimi enon di quelli allantica, tanto più che contemporaneamenteordinava di collocare tre camini a muro nella sala della stessaCertosa : « similmente ancora voglio che nella sala grande abbiatre cammini i quali siano bene isfogati di fummo e siano 1 Gaye, Carteggio dartisti, t. I, p. 64. I COMPLEMENTI DELLEDIFIZIO 97 grandi e diligentemente lavorati ».1 Anche il palazzo dellaMercanzia in piazza de Priori, cominciato a costruire il 1360,aveva « iii camini, ii grandi e uno francescho »,2 che


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