. Dell'imprese . i conofcenti ancò- 372 IMPRESE ra. nelloccorrenze dequali cofì prontamente fi framettc Col configlioj •e collopeie^ ; come con ardore vi è fpedo chiamato, e fentendomi richiamare dal mio debito ormai del tacere ; non proce-do più auanti ragionando della da noi vdita Imprefa : fé pure sè da meaccorto al foggetto, fatto vdircofi degna di lei, e grata alle voftreorec-chie^. ATTONITO. Sio ve ben riguardando alloper^^., cheprcfa habbiamo oggi fra mano ; a me pare, chella fia per trattarfi colifra noi in giro , fenza altri framettimenti di parole; li quali non potria*no


. Dell'imprese . i conofcenti ancò- 372 IMPRESE ra. nelloccorrenze dequali cofì prontamente fi framettc Col configlioj •e collopeie^ ; come con ardore vi è fpedo chiamato, e fentendomi richiamare dal mio debito ormai del tacere ; non proce-do più auanti ragionando della da noi vdita Imprefa : fé pure sè da meaccorto al foggetto, fatto vdircofi degna di lei, e grata alle voftreorec-chie^. ATTONITO. Sio ve ben riguardando alloper^^., cheprcfa habbiamo oggi fra mano ; a me pare, chella fia per trattarfi colifra noi in giro , fenza altri framettimenti di parole; li quali non potria*noefTcrperauuenturafenondiconfermamento , e di loda delle co-fe da qualunque fia ragionate, nella maniera chora ne fare fopra il lodeuol difcorfo fattoci fentire dal Signore Ippolito allopera da lui oltre prodotta^. Però accioche in damo non ficonfumi il tempo, di cui non ci è mai troppa, ne poca douiziaj nd me-àtfimo cerchio, oruota continuando io. Di Meffandro Fannocci BtringuccL. Dico, che la bella Imprefa poco dianzi da noi fcntita per voce del Bolgarino,menha ritornata alla mente vna, sio non mal riguardo, a quella non punto da elTer Quefta lì è dvna Tortorella, col Mono: IDEM CANTVS, ET GEMlTVSj opera dAlef- fandro DI SCIP. BARGAGLT. 375 /andrò Vannocci gentilhiiomo di valore, come fapete, della noftra pa-tria. Impcroche, le la prima vdica del Dado, cfondatanel proponi-mento deldouer rhiiomoreitarfaldo fempremai, e coftante verfbigrani, e fieri colpi delia fortuna; e quella prciènre vien allogata nel-lontendimento deldouer altrimoftrarfi dvnamedehma tempera,econdizion d animo, cofi nella ventura torbida, ^ofcura, come nellachiara, e (erena; & altrettanto lieto in quella, quanto in queftagioio-(o, e d^l faperfi reggere in contrario : tenendo ognora ,&ouunque fiaBel viuer iuo vn medehmo ftile. il mezzo ancóra, o la comparazioneprefaa lignificare iìmil lentim6co,ne fa apparire,che fé qlla fu dallAr-te leuaia ; che queila s


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