. Teatro d'imprese . alitàcontienealJ;,E!nblemaipettante,&:vuol direargonria coiic corvcrbo P v i, ero ^iouenon fùfènza tra-uaglia,adunquijhauea con la :ntca V .rgoriche,tnaper Em-blemi pòflònopo Mirchefed- riffe al! j~>ra le lpalle,&il mottoVTqyiESCAr fi buona Imprcfi i . meutreviueuailPadrc Cap.^refiCarlo. Francelcnci • V, ole combattente con., llb,uAcheloo,che in il Serpente,hora dvnLeone,horadiFiicro Idilòpra Dolvs non Tal OBSTATVIRTV Toro, e le parole ncoIeafcendente^della virtù,fama.,era di Polittoniomonte Oeta,che; IL MORTALA!. > IENA, mera vn Pugile con vaDontediNaflàu. H


. Teatro d'imprese . alitàcontienealJ;,E!nblemaipettante,&:vuol direargonria coiic corvcrbo P v i, ero ^iouenon fùfènza tra-uaglia,adunquijhauea con la :ntca V .rgoriche,tnaper Em-blemi pòflònopo Mirchefed- riffe al! j~>ra le lpalle,&il mottoVTqyiESCAr fi buona Imprcfi i . meutreviueuailPadrc Cap.^refiCarlo. Francelcnci • V, ole combattente con., llb,uAcheloo,che in il Serpente,hora dvnLeone,horadiFiicro Idilòpra Dolvs non Tal OBSTATVIRTV Toro, e le parole ncoIeafcendente^della virtù,fama.,era di Polittoniomonte Oeta,che; IL MORTALA!. > IENA, mera vn Pugile con vaDontediNaflàu. Her- figurato per quello - In LABORE QVI jpono. LHercole es. Conu >pono. LHercoteneleie con vn vedo ArsoImprelà degllnfiam- ,matidiPadoua,li^uaiici>-uóioiicii«>c4i:)g>11i«,&iipentitotalmen-te,per non intenderlìpiùnoua di loro, è però tra tutte queite altre al miogiudicio la più gentile^ammettendo nobile applic«itione> * . — InfiamtrlatrjhPadpìta. ■ Her- Teatro dlmprefe, Ci! ih. Lì2* ««.22. 4OO HercoIe,ehe diuenuto amadore habbia cangiato ad vna horajlarme colcuore infìeme,Ia pelle del Leone in feminìl vefte,la mazza in conocchia,& il ferro in fufò diceua Non mi debbo doler, saltri mi che vccide il Leone figurò Marco Barbarigo Doge di Vinetia,per la vittoria del nimico,di cui nefa autore colui,che di tutto è cagionecoldire,NoN mihidominb, sed nomimi tvo da glokiam. tì t D R 2: ■ ■■■-■ r ile in terra,eh* non la ile. Non fu mcl: on ifpauentafTe, e quindi an-rfigo com modo demortali. Sino illiiTbàruina. Nettò il mare da CoriI* benemerito deUvnojedeJahrtic piantate neconfini dper commune conici:e tante fatiche, quafì cl|ni beneficio, quanto egli fece,armare di fui Imprefe varie, fèco .


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