Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . mbre in 1396, lo dì di santoNicolao, andònno in nella ciptà di Bologna lo signore di Man- 356 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE tova, lo signore di Padova e 1 figluolo, il comsiglo del marcheze 5di Ferrara e 1 marcheze, 1 ambasciarla di Faenza, 1 ambasciarladel comune di Firenza e molte altre, per volere esser certi se ilcomune di Bologna et quello di Fiorenza voleano esser in aiutode soprascripti signori contra il duglia di Milano o contra chili occupas,se overo noiasse. E questa rannata fu inventiva del iocomune di Fiorenza; però che vedeano che i Bolog
Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . mbre in 1396, lo dì di santoNicolao, andònno in nella ciptà di Bologna lo signore di Man- 356 PARTE PRIMA DELLE CRONICHE tova, lo signore di Padova e 1 figluolo, il comsiglo del marcheze 5di Ferrara e 1 marcheze, 1 ambasciarla di Faenza, 1 ambasciarladel comune di Firenza e molte altre, per volere esser certi se ilcomune di Bologna et quello di Fiorenza voleano esser in aiutode soprascripti signori contra il duglia di Milano o contra chili occupas,se overo noiasse. E questa rannata fu inventiva del iocomune di Fiorenza; però che vedeano che i Bolognesi mostra-vano esser freddi a guerra. E dipo alquanti giorni, stati i dictisignori in Bologna, et essendo per lo dicto comune a predictifacto molto honore, concludendo e .... il comune di Bolognaquello perchè v erano venuti, et così ciascuno si partìo e tornò 15a sua magione. E mentre che tali ordini si davano, di nuovochavalcò la compagna ^_^ di messere Bartolomeoda Prato, la quale eraa petitione del comunedi Firenza, con Antonio. 20 delli Opisi e suoi briga- g/O^te in sul terreno di Pi- d;-^sa, pigiando gran quan- * ^ ,, ^ li ^ ^itità di bestiame, pre- ^ -^ gioni et prede. E quine steono alquanto tempo; per la qualcosa messer Iacopo d Appiano ne scripse al dugha di Milano etordinò suoi faccende come di socto udirete. 25 CCCCXII. Chome messer Bartolomeo da Prato e AntonioDELLI Opisi cavalcarono a Pisa e quine ferono MOLTO DANNO. A vendo sentimento il dugha di Milano chome Pisa era cha-[59 A JT^ valchata e come era facto lega con re di Francia per luicontastare, e come quelli signori s erano ritrovati a Bolognae come il comune di Luccha e 1 comune di Firenza aveano vo-luto ritenere Paulo Savelli che non passasse, e come messer 5Iacopo d Appiano e regimento di Pisa stava molto debile, ordi-nò di raunarc tucte suoi brigate per difendere sé & difendere DI GIOVANNI SERCAMBI 357
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