. Le imagini dei degli antichi . lla prefentevita * Et i Phliasij ancora nel paefe di Corinto lhebbero fen-za barba: & apprefFodei Sicionij parimente era tale,come feriUe; puraneo Paufania,fatto tutto d*orc, Se di auorio, che tene-uà nella delira mano vno fcettro>& nellaltra vna Pigna , cheè il frutto del Pino . Et diceuano quelle genti di hauerlo quella guifa che lo portò loro da Epidauro lopra vncarro tirato da due muli vna donna detta Nicagora, non peròSerpente di fatto come era la fua llatoa , ma mutato in Serpente , comeEfculapio » lhebbero i Romani anchora , quando per
. Le imagini dei degli antichi . lla prefentevita * Et i Phliasij ancora nel paefe di Corinto lhebbero fen-za barba: & apprefFodei Sicionij parimente era tale,come feriUe; puraneo Paufania,fatto tutto d*orc, Se di auorio, che tene-uà nella delira mano vno fcettro>& nellaltra vna Pigna , cheè il frutto del Pino . Et diceuano quelle genti di hauerlo quella guifa che lo portò loro da Epidauro lopra vncarro tirato da due muli vna donna detta Nicagora, non peròSerpente di fatto come era la fua llatoa , ma mutato in Serpente , comeEfculapio » lhebbero i Romani anchora , quando per rimediare ad vnagraue pestilenza (fecondo che riferifee Valerio Mafiìnio)man~.darono mede/imamente In Epidauro a torre Efculapio per la»uifo dei libri Sibillini ; percioche hebberovna grande » e bel-la bifeia adorata quiui pel Nume di Efculapio , la quale vfei-ra del tempio, fé ne andò tre dì per la città à piacere con gran-de, & De gli Antichi. ft^j^) (^£*0 (&#*$ Q£% «fcr: Esfi?5 fe$k3. fc& SBifi. *3jft Imagine di Efculapio Dio della medicina con li galli vcel- fjfà *_^ // à lui [aerati, fignificanti la vigilane necejfaria alti ^g»$*£ Medici, & ilferpente (imbolo difanità y e longhe^a di vita » che prouiene dalla cura de medici,. 8o ImaginideiDei Efculapio co- de,& religiofa marauiglia di ognvno , & entrata poi nella portato a uè de i Romani, & poflafi nel pia honorato luoco, ritorta inRoma . bei %PÃ, con fomma quiete fi Jafciò portare a Roma , oue en- trata nel tempio, che è nella Ifola , che fu dedicata ad Efcula,pio, fa adorata fecondo il rito,che portarono i Romani infìe-me col Serpente da Epidauro . Sì che a ragione era con il fì-mulacro di Efculapio fempre il Serpente. Fu fatto anco talbora auoìto intorno al baitene, che ei teneua in mano j di che-Filofìrato. ^ PUo raccogliere molte ragioni da Filoftrato , da Igino, daJzim. Eu^eblo> aa P^nio, da Macrobio,e da altri, delle quali non di-
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