. Dialogo dell'imprese militari et amorose . à in quello modo:Io mi potrei pentire di noneffere interuenuto al ficco di Roma, quando mi partìejr abandonai le genti,rifiutando quel Capitanato,co-me buono Italiano,per non efferpredente allingiuriee danni,chefpreparauano al confolandolo io,mi non fono fato aiutato a montare in al-to per la bontà mia, almeno reli andò capo Generaledi quella inuitta fanteriajionmi f potrà torre,chenelle fatiioni della guerra neffun mauanzi. E peretomaftrinfe a trouargli vnimprefa accommodata àquello fuo penfiero. Parfemi molto a propofito vnoStru


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . à in quello modo:Io mi potrei pentire di noneffere interuenuto al ficco di Roma, quando mi partìejr abandonai le genti,rifiutando quel Capitanato,co-me buono Italiano,per non efferpredente allingiuriee danni,chefpreparauano al confolandolo io,mi non fono fato aiutato a montare in al-to per la bontà mia, almeno reli andò capo Generaledi quella inuitta fanteriajionmi f potrà torre,chenelle fatiioni della guerra neffun mauanzi. E peretomaftrinfe a trouargli vnimprefa accommodata àquello fuo penfiero. Parfemi molto a propofito vnoStruzzo mejfo in corfo,che (come dice Plinio)fuoì cor-rendofarfi vela con tali per auanzare ogni animalenel corfo,poi che hauendogli la natura dato le penne,nonfipuò alzarea volo, come gli altri vece III > e cosìgliene diedi ccn quello motto:s 1 svrsvm non EFFEROR A L I S , C V RS V SA LT E M PR AE- tervehor omnes. £^i tanto più grata,perche haueua bellifima villa nel ricamo, chera dirilieuo nelle foprauesle e barde. 96 LE IMPRESE. il medefimo vccello diedi anche proportionata-mente per tmprefa Pietro Nauarroyquadoper la capitolinone della pace fu liberato dalla prigio-ne de Caftelnouoye venne a Roma ; che allhora prefì[eco pretta familiarità per linformationi, eh*io defì-deraua da lui inferuitio dellhittoria dafcnuerfi permeelche mifodisfece molto cortefementey e]fendoegli bramofo di gloria; & hauendomi egli contatetutte le vittorie e le difgratiefuesmi nenie fé poi dv-na imprefafopra certi foggetti, che in effetto non mipiaceuano molto,Ond3io gli replicai,à me par Signoreche non debbiate vfar del proprio per cercar lappel-latiuoipcrche hauendouio fatto glorio fo muentoredifaci mirabile &flupendo artificio delle mine y neU thittorie DI lM. Gì O V IO. 97 lhiflorie mie, che vi faranno immortale, in quelluogo dotte miracolofamentefacefte volare feri*ariail CafleldeWVouo a Napoli,non vorrei,che vi parti-jle da quefìo , come da co fa, che vha portato ejhr


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