Opere del conte Algarotti . o studio , i lettori elaccademia tengano occupato il somma, il mese di febbrajo parte loavrei, e parte mei farei libero ; ma temoche mio fratello non così presto vorrà ve-nir costà. Comunque siasi , noi abbiamodue mesi di tempo da andarci scrivendo ;e giacché sono ora fuori di un ansietà,che non mi lasciava quasi pensar ad altro,potremo scriverci e di questa e di altrecose più gioconde ; che non ce ne man-ca . Nel prossimo ordinario vi scriverò sen-?a fallo del vostro bellissimo endecasilla-tio, e restituendomi alle mie poesie, vi man- Ikedite. 53 mand


Opere del conte Algarotti . o studio , i lettori elaccademia tengano occupato il somma, il mese di febbrajo parte loavrei, e parte mei farei libero ; ma temoche mio fratello non così presto vorrà ve-nir costà. Comunque siasi , noi abbiamodue mesi di tempo da andarci scrivendo ;e giacché sono ora fuori di un ansietà,che non mi lasciava quasi pensar ad altro,potremo scriverci e di questa e di altrecose più gioconde ; che non ce ne man-ca . Nel prossimo ordinario vi scriverò sen-?a fallo del vostro bellissimo endecasilla-tio, e restituendomi alle mie poesie, vi man- Ikedite. 53 manderò tutte quelle, che restano . Viringiazio delle nuove , che ini scrivete dicotesto Studio, e pregovi darmene dellealtre ; vi ringrazierei anche della cura ,che avete avuta di favorirmi tanto per co-testa cattedra, se credessi di poter ringra-ziarvene e quanto debbo e quanto vorrei ;ma voi vedete che io tanto non posso , eche il pensarvi altro non può far , che con-fondermi . Addio, Algarottino mio , addio,addio .. D 3 54 Lettere DEL CONTE ALGAROTTIXLI. Padova 27, novembre lyZz* I O vi scrivo due righe cosi in fretta, iafretta , come io posso , e non già coni iovorrei ; che io non sarei giammai sazio distarmi con voi in quel modo che posso ora ,che vale a dire per via di lettere ; e ciòsi avviene per questo , che essendo og-gi stato trattenuto fuor di casa pm di quel-io che mi bisognava, e quel ehè peggio,da un seccatore, lora è così tarda, che ionon posso scrivervi, che brevemente. Levostre lettere di questo ordinario io non leho ancora ricevute , ma dimani senz altroio mi spero di averle; e non dubito chel-le non sieno per recarrai la grata novelladella deliberazion vostra, di venirvi a star con Inedite. ^5 Con noi ; per la quale io confesso che mol-te cose dapprincipio maveano turbato , ele principali son quelle che io vho scrittogià; e siccome avviene che in tutte le co-se il male soprastìa al bene , io temeva più ,di quello che io sperassi. Né di ciò ac


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