. Dell'imprese . di ailoncontro uiene ogni dì fino a trenta,una di fuofoglie perdendo . Nel tempo, che tal Pianeta non apparifce, fa il mt>gambo quafi tre fpanne alto : fono le foglie, che produce, come trifo-glio, ouuero come un denaio ritonde ; eualeuoli, come ne racconta-no , a molte cole ; e maggiormente quando uerdi fono, e frefche : del tutto quello 3 ,che gli Alchimifti ijanno contando derba fi fat- D I5CIP. BARCAGLI. 18? taj alzandola con lode Copta, tutti i Cieli, non che fopra quello deflaLuna. contentandomi dhauerne tanto accennato, che fi poffafcor-gere la conformità g
. Dell'imprese . di ailoncontro uiene ogni dì fino a trenta,una di fuofoglie perdendo . Nel tempo, che tal Pianeta non apparifce, fa il mt>gambo quafi tre fpanne alto : fono le foglie, che produce, come trifo-glio, ouuero come un denaio ritonde ; eualeuoli, come ne racconta-no , a molte cole ; e maggiormente quando uerdi fono, e frefche : del tutto quello 3 ,che gli Alchimifti ijanno contando derba fi fat- D I5CIP. BARCAGLI. 18? taj alzandola con lode Copta, tutti i Cieli, non che fopra quello deflaLuna. contentandomi dhauerne tanto accennato, che fi poffafcor-gere la conformità grande e certa, che tra le propietà di talérba, corola Luna fi ritroui ; e quelle, che tenga un uerace amante colla da luiamata donna. ATTO. Ancora che iopofia dare alla Luna quefta_»uolta cofi alta, e nobil compagnia > fi come è fiato da uoi altri inoltrato:non mi par perciò da douer lattare ftare daccoppiarla cql Granchio,che con due bocche, a lei riuolto cofi di lei sode parlare : JAL VA-RIATO ASPETTO. Fupoitataagiofiratalelmprefada Girolamo Corti, formala dal noftro cfomeftico : ilqualc forfè ui fu alquanto fueeliato da quello a chilPetrarca dille de gli ocelli dellafua Laura., : Che dì y e notte fi rìuerfo^ Il gran difw per disfogare il petto, Chef orna tien del variato affretto. Chafimilitudinedella fòegezzihn* „ A- j /r- 1 ■% rv „u- 11 t r , &òczzlone > o dipendenza nottlfima àé.Granchio colla Luna,fi voleuafianifìcar*. \\ml i> u u > wucidio, e da nofin.» mi credo, Babbuino* fixacSD %6 I M P R E S E ftratatoin terra, e con gli occhi chiufi, ediceua: DQNEC PIE-DE A T . E tanto loggetto ancora, e tanto dipende quefto animale^*dal pianeta Lunare; cheVa perdendo, e racquiftando della fua luce-»Vifiua,amodo dellaccfefcimento,efcemamento, che fcuopre delfuo lume la Luna in Cielo. E quando ella da noi non fi Vedendo*non fporge quaggiù della fua luce, il Cinocefalo fi rimane per quellofpazio quafi cieco, e mezzo morto in fin, che coj ritornare,
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