L'historia ecclesiastica della rivolvzion d'Inghilterra : divisa in libri qvattro, ne' qvali si tratta di qvello ch'e avvenvto in quell'isola, da chè Arrigo Ottauo cominciò à pensare di ripudiar Caterina sua legittima moglie, infino à quest'vltimi anni di Lisabetta, vltima sua figliuola . into fuo T\ipote, certificandolo così delle macchinazioni, e malignità del Cardinale Eboracenfé, contro al fuo ma-trimonio,come della r ifoladi one fatta dal Rè, pregadclo in filantemente,chenon Vabbandonaffe in quello fuotrauagJio,concioJjìacofachè tutto queslaf-fronto ,gli era fatto danimici di lui, per eff


L'historia ecclesiastica della rivolvzion d'Inghilterra : divisa in libri qvattro, ne' qvali si tratta di qvello ch'e avvenvto in quell'isola, da chè Arrigo Ottauo cominciò à pensare di ripudiar Caterina sua legittima moglie, infino à quest'vltimi anni di Lisabetta, vltima sua figliuola . into fuo T\ipote, certificandolo così delle macchinazioni, e malignità del Cardinale Eboracenfé, contro al fuo ma-trimonio,come della r ifoladi one fatta dal Rè, pregadclo in filantemente,chenon Vabbandonaffe in quello fuotrauagJio,concioJjìacofachè tutto queslaf-fronto ,gli era fatto danimici di lui, per effer ella fua anche lo mperadore, e in nome fuo il fuo Legato,che era alla Cor-te di Roma, non meno de gli auuifi delire dInghilterra, mandati nafeofa-mente à Roma, fen^a faputa della Reina, di cui era principalmente quefiacaufa, che de Giudici conceduti dal Vontefice al Rè , primache Sua-*Santità haueffe ydito quello che la Sereniffima Reina in fuo fauore-»adduce cl*. E che penfaffe molto bene a*gran difordini,e fcandoli\, cheda vna cotale rifolulione fatta erano per nafeere , quando lo mpera-dore haueffe voluto contro all ingiuria del Rè ^Arrigo difendere leu»giuHiffima caufa della fua ZìcLj . E qual fucceffo fi potea ff erare nel , Reame. DInghilterra. Lib. I. 37 bearne dInghilterra, mentrechègli adulatori, e altri maluàgue malfatto-ri, i quali attendeuano àfauorire la libidine,c difoneHà del Rè, erano prò-poHià tuttii gradi de qualunque dignità, e bonor di quel Reame, ma glibuomini da bene, e fedeli, i quali per lofolo timor di Dio,e amore della-*giustizia, difendeuano la caufa della Reina, erano di tutti gli honori,gv&!di,e degnità,ingi ultamente priuati. \ .ìt?: ligiufiijjimo, e dementiamo Tontefice, bauendo intefo che lardato-ne, e informazione dirrigo era fiata falfa ,fi>edì al Cardinale Càmpegioimmantenente quattro Corrieri, per diuerfe firade , commettendoli fini-tamente per lettere,primieìamente che lontano


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