. Dialogo dell'imprese militari et amorose . efiifi truoua pienapigliando lacqua,e laltra votapergittarlafuora,nafceuadaqueivafivn motto inquèfia guifa: los llenos de dolor,y los vaziosde dirottile ìnuetione,e quafivnicavifia,perche lacqua e la ruota dauanogranprefenzadifceltoJùggettoachilamirdua>& inferma chel(ho dolore erafinzajpe ranza di rimedio. fu ajfai bella quella del Signore Antonio da Leua,il quale ejfendoper la podagra portato infedia,feceportare dal Capitano Apunte nelle bande deljùo cor-fiere Capitanale quando fu coronato in bologna CarloQuinto


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . efiifi truoua pienapigliando lacqua,e laltra votapergittarlafuora,nafceuadaqueivafivn motto inquèfia guifa: los llenos de dolor,y los vaziosde dirottile ìnuetione,e quafivnicavifia,perche lacqua e la ruota dauanogranprefenzadifceltoJùggettoachilamirdua>& inferma chel(ho dolore erafinzajpe ranza di rimedio. fu ajfai bella quella del Signore Antonio da Leua,il quale ejfendoper la podagra portato infedia,feceportare dal Capitano Apunte nelle bande deljùo cor-fiere Capitanale quando fu coronato in bologna CarloQuinto Imperatore 5 e rifiituito il Ducato di MilanoàlrancefcoSforza,quefiomotto,%\c vos nonvobisì limprefafufenza corpojlqualefe cìfuffefiato, non fi farebbe potuto dir meglmperche voleuainferire, come per virtùJùa sera acquifiato e con-feruato lo fiato di Milano,e poi rifiituito al Duca dal*lImperatore ,hauendo egli defiderato di te-nerlo per fi contro la forza di tut-tala lega comegli haueudfatto per innanzi. C 2 3<f LE IMPRESE. E perche shà dafeguir lordine della nobiltà, vidiro limprefe di quattro Re vltimi dArogana, e fralaltre quel che voleffefignif care il libro aperto, chefuimprefa del Re Alfonfoprimo, d o m. Che librofu queflo Monfìgnoreì g i o. tìebbe queflo Re Al-fonfoperimprefa vn libro aperto, come vho detto,il-quale non hauendo anima di motto alcuno, moltirenarono fifiefie dubbi/ delfignifcato, e perche eglifu Re dincomparabdvirtù, sì nel meftier delibarmi,come nella notitia delle lettere,e nella prattica delCi-uilgouerno,chi diceua vna cofa,e chi ne diceua vrfaltra,mailpiu de glihuominifilmarono ctìeivoleffedire,che la liberta fufe lapiupreciofa cofa,che potè féh merlammo ; e perciò elfo come prudentif imo non prefc DI tM. Glorio. 37 prefemai mogliepernonfarfiferuoper elettrone ) ol-eum dijfero , eh9egli portò il libro, dinotando, che laperfèttione dell intelletto humano, confijleua nellacognitione dellefeieze, e dellarti liberali,delle qualifu


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