. La malaria : secondo le nuove ricerche : con tavole e figure intercalate nel testo . si dette marrane : e spiega altresì come questoterreno quando piova sia tempestato di acquitrini, cbe in partedestate si prosciugano, ma con le pioggie possono poi prestoriformarsi. Listesso autore aveva quindi fin dal 1879 giustamente soste-nuto che non tanto alle poche, grandi paludi, quanto alle mi-gliaia di piccole paludi sparse in tutto il paese attorno a Romasi deve la malaria romana. Ed oggi ce ne rendiamo benissimo ragione, sapendo che tanteacque stagnanti o pochissimo correnti sono il nido di larve


. La malaria : secondo le nuove ricerche : con tavole e figure intercalate nel testo . si dette marrane : e spiega altresì come questoterreno quando piova sia tempestato di acquitrini, cbe in partedestate si prosciugano, ma con le pioggie possono poi prestoriformarsi. Listesso autore aveva quindi fin dal 1879 giustamente soste-nuto che non tanto alle poche, grandi paludi, quanto alle mi-gliaia di piccole paludi sparse in tutto il paese attorno a Romasi deve la malaria romana. Ed oggi ce ne rendiamo benissimo ragione, sapendo che tanteacque stagnanti o pochissimo correnti sono il nido di larve dellezanzare eventualmente malariche. E si capisce anche subito che una bonifica idraulica, la qualecorregga radicalmente queste condizioni naturali, sia opera im-mane, quasi superiore alle forze duomo, e quindi si capiscecome qui la malaria regni da secoli. Ma vediamo, da un punto di vista generale, altre cause diumidità del terreno. 96 EPIDEMIOLOGIA o H M o< 1-1 fi p^ o M w 1—1 > P o (-j a O o <1 03 <1 o ts;] fi oHi )—IFqOP^PM Q«II!rt]bs3 Cpsróetg. CAUSE DI PREDISPOSIZIONE O DI IMMUìSfITÀ 97 Anclie indipendentemente dalle pioggie locali e dalle acquesotterranee si possono avere impantanamenti per opera dei fiumiche, dalla loro origine al loro sbocco, possono essere causa diinondazione del terreno e perciò di malaria. Alla loro origine, suimonti, se vè diboscamento, ad ogni forte acquazzone il fiumesi gonfia e poi straripa nella pianura ; quindi accettiamo anchenoi il concetto che il bosco, sui monti, devessere consideratocome sacro e inviolabile. Nelle valli inoltre un corso dacquapuò dilagare per poca pendenza al mare. Per esempio, lacquacopiosissima delle paludi pontine (v. fig. 25) non può scaricarsial mare per la via più diretta, a ponente, perchè lungo il litoralesi frappone una grossa diga di sabbia; quindi i corsi dacquadevono battere una via più lunga, verso il mezzogiorno ; ma inquesta via la pendenza è cosi poca che par che lacqua nonco


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