Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino . ntra su tuttii cristalli e con facce ovunque ben piane e di notevole esten-sione; estesa poi in special modo è nei cristalli più poveri. Non molto frequente invece è laltra delle bipiramidi diprimo ordine osservate, cioè )331|, le cui facce variano moltodi estensione fino ad essere, almeno alcune, in certi cristalli,assai larghe. Mutabile è pure il loro aspetto anche sullo stessocristallo, mostrandosi alcune volte nette e lucenti, altre ruvidee opache. La forma |101( è abbastanza frequente e si trova sopra-tutto nei cristalli dove )111( è pi


Atti della Reale Accademia delle scienze di Torino . ntra su tuttii cristalli e con facce ovunque ben piane e di notevole esten-sione; estesa poi in special modo è nei cristalli più poveri. Non molto frequente invece è laltra delle bipiramidi diprimo ordine osservate, cioè )331|, le cui facce variano moltodi estensione fino ad essere, almeno alcune, in certi cristalli,assai larghe. Mutabile è pure il loro aspetto anche sullo stessocristallo, mostrandosi alcune volte nette e lucenti, altre ruvidee opache. La forma |101( è abbastanza frequente e si trova sopra-tutto nei cristalli dove )111( è piìi sviluppata che le altre formecontemporaneamente presenti, ma ha facce sempre ristrette cheriflettono immagini scadenti. APPUNTI DI MINERALOGIA PIEMONTESE 687 La )201 fu osservata sopra un solo cristallo, rappresen-tato a modello dalla figurai, sul quale si presentava con unu-nica faccetta di poca perfezione. Forma piuttosto rara è la Ì211( le cui facce lasciano sempremolto a desiderare, perchè poco piane, poco splendenti e


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