. Teatro d'imprese . :■ Z - ■ - ■ •: - ■ f ■ i. ■ . i ■ - - : ■ ■■- <■ . . , . \ | Ava Gioùe in Dòdone, & Apolline in Delfo gli Oracoli^alle genti,che colà aiidauano à ò da Pa-ne l?arte dindouinare Apollo, & andato in Delfo, doueTeme dalia le rifpofte,trouò quiui lpauentati glihuomi-ni, ^impedita à concorrenti lentrata dal fiero SerpentePittone. Doue arriuato,vccifèegli quello,& yjfùrpandoiril luogo,e la venerartene detta Dea, atteiè a dare le rilpofte, le quali tutte•t a erano conforme a gli Oracoli fuoi*e de glialtri,che non prima dellefèt--tosintendeuano. A Ila cui fi

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. Teatro d'imprese . :■ Z - ■ - ■ •: - ■ f ■ i. ■ . i ■ - - : ■ ■■- <■ . . , . \ | Ava Gioùe in Dòdone, & Apolline in Delfo gli Oracoli^alle genti,che colà aiidauano à ò da Pa-ne l?arte dindouinare Apollo, & andato in Delfo, doueTeme dalia le rifpofte,trouò quiui lpauentati glihuomi-ni, ^impedita à concorrenti lentrata dal fiero SerpentePittone. Doue arriuato,vccifèegli quello,& yjfùrpandoiril luogo,e la venerartene detta Dea, atteiè a dare le rilpofte, le quali tutte•t a erano conforme a gli Oracoli fuoi*e de glialtri,che non prima dellefèt--tosintendeuano. A Ila cui fimilitudine diede lautore ad Andrea:J$4bfeslOracolo dApollo fcritto nelle foglie, doue fileggeua in mododifè tenza lènza ofeurezza intelligibile vn verlò dHoratio nellEpiftole Gra-Terciu. TA sVPErveniet, qvae non sperabitvr hora. Hòfattoquìfigurare lOracolo dApollo, doue andando il Duca Ottauio Farnefè perfapere, che fine doueftehauereilfuo Amore, ritornò lènza dire Ne qvil fin del mio mal intender posso. ORGANO,

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