. Le imagini de gli dei de gli antichi . efìrà un uafocon alcuni Ethiopi fcolpitì dentrotdelle quali cofe dice Taufaniatche nonr sa renderne alcuna ragionerai chepenfarnepures& io manco lo so. Sog- Nemefi se giungepoi il medefir^o Taufania, che lefìatue di T^emeffron baueuanoda principio le ali, come le hebbero pofeia appresso de gli Smirnei, chequrfi furono i primi, chela face/fero alata alla fimiglian^a di Cupido,perche credeuano chella haueffe che fare afsai con gli innamorati, comechepunifie quellali quali andauano, della jua belie^T^a troppo alteri, e Canili fuPeYbi > come Gnidio mofìr


. Le imagini de gli dei de gli antichi . efìrà un uafocon alcuni Ethiopi fcolpitì dentrotdelle quali cofe dice Taufaniatche nonr sa renderne alcuna ragionerai chepenfarnepures& io manco lo so. Sog- Nemefi se giungepoi il medefir^o Taufania, che lefìatue di T^emeffron baueuanoda principio le ali, come le hebbero pofeia appresso de gli Smirnei, chequrfi furono i primi, chela face/fero alata alla fimiglian^a di Cupido,perche credeuano chella haueffe che fare afsai con gli innamorati, comechepunifie quellali quali andauano, della jua belie^T^a troppo alteri, e Canili fuPeYbi > come Gnidio mofìra nella fauola di 1<larciffò. Et Catullo ha pregato afsai Licinio belliffimogiouine, che uengaà lui, dice alla fine : Cjuarda che tu non ti facci poco conto de miei prio-ghi , e mi difpre^tj , acaoche talhora non te negafìighi poi Ts{emefi1)ea terribile . ^Perche dunque puniuaquefla 1)eai mortali delle lo-ro opere fuperbe , Gingiufie , la credettero alcuni efsere la medefima con • Degli Antichi. 345. Jmagine della, Giuditta cuftodttrtce de buoni & pu-litrice de reì^ ìmagme della. Giuflìtia conculcante 0*cafliganie t ingiuria, & hieroglìfico denotante dett a gmflitia,&quale deue ejffere apparerei operare, - 444 ImaginideiDei ■ . con la Gìufiìtìa. Bella quale è deforma la imagine da Cbrifippo ,fec\AG Uio ^° c^€ rìf€1lfct ^u^° Gelilo, in forma di bella verginei terribile nello a- ffteito,mnJupcrhaynè humile\ ma tale, che con bonettà feueritàfi moflridegna dì ogni riuerenza ; con occhi di acutifjìma vijìa ; cnde alatoneG ju ftitia dijje ,che la Giusìitia vede tutto, e che da gli antichi facerdoti fu ckia-veae il tiu mata i/Lndicatrice di tutte le cofe . Et Apuleio giura per locchio deApuleio. Sole , 0 della Gìushtiainfieme , come che non vegga queflo menodGiudici quello. Le quali cofe habbiamo noi da intendere, che deono ejfere ne iquali deo- miniflri dellaghtfiitia ; perche bifogna, che quejli con acutiffimo vede*no dfere.


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