. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. Ulteriori ricerche su la pesca con sorge//// luminose nel Golfo di Catania 7 r,ati, risultano i seguenti Dalle varie osservazioni, che furono riassunte nei quadri alh dati di fatto : 1. A conferma delle osservazioni fatte nei mesi estivi, anche nei mesi invernati la luce in un primo tempo attira il Plankton e determinati or- ganismi adulti e neonati di Pesci. 2. Facendo agire la luce, nella profondità del mare, mediante som- mersione della lampada, mancano al- cune forme, che di ordinario si cattu- rano nella zona


. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. Ulteriori ricerche su la pesca con sorge//// luminose nel Golfo di Catania 7 r,ati, risultano i seguenti Dalle varie osservazioni, che furono riassunte nei quadri alh dati di fatto : 1. A conferma delle osservazioni fatte nei mesi estivi, anche nei mesi invernati la luce in un primo tempo attira il Plankton e determinati or- ganismi adulti e neonati di Pesci. 2. Facendo agire la luce, nella profondità del mare, mediante som- mersione della lampada, mancano al- cune forme, che di ordinario si cattu- rano nella zona di luce, quando questa agisce alla superficie, come gli Sco- pelidi, piccoli Belone, etc. 3. A conferma delle osservazioni precedenti, sia con la luce superficiale sia con quella subacquea, pur aven- dosi quasi sempre una raccolta di Plankton, non avvicinano mai talune specie, che pure sono comuni nel no- stro mare, come le Triglie adulte, i Merlassi, i Massoni (Gobi/is), le Pai/te ( Arnoglossus ) , le Picare (Raya), i Polipi etc. etc. 4. Le specie che nei nostri mari si radunano facilmente (1) sotto l'azione della luce, sono essenzialmente le seguenti:. Fig. 6a â Fotografia delta Nassa adoperata nei vari espe- rimenti. Sauri (Trachurus trachurus). Mascolini (Engraulis encrasicholu.' nach Balmain), che ci fu fornita della casa C. A. F. Kahlbaum di Berlino, e dopo averle tenute per qualche tempo al sole, quando erano bene asciutte, venivano di notte scese nel fondo del mare, legate ad una fune, in numero di 4 0 più. Altri tentativi furono fatti con dei pezzi di tela, a cui si era dato la forma di piccoli pesci, sui quali veniva spalmata la stessa vernice in tutta la superfìcie, ovvero su punti determinati, imi- tando i punti luminosi di alcuni Scope!idi. Tali strisce venivano legate ad un amo, col quale erano scesi in mare, facendo che la barca fosse in rotta, come si fa nella pesca con gli ami. (Tale movimento i marinai del luogo chiamano tramare). In tutti i casi perÃ


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