. Storia dei monumenti del reame delle Due Sicilie. li gli assalti ; che ol-ii tre allaudacia de difensori, combatte-« vano il re venti e piogge continue, e tali ii ibe trasportavano eolorrenli uomini ed« accampamenti. Onde stanco Ferrandoii fé voto a una Vergine del Monastero, di« edificarle un Tempio sontuoso, e riprese se-ti ceno,e ranimo veniva allocando a Mal-ti leu, e pei clic Orso Orsino gli Ialina del occorso di i00 cavalli, che doveva da ii Nula inviargli, e pei ehi- lo sdegno rcn-« deva più pertinace il re nella impresa.« Onde si arrese, e le mura del castello lu-ci rono smantellale;


. Storia dei monumenti del reame delle Due Sicilie. li gli assalti ; che ol-ii tre allaudacia de difensori, combatte-« vano il re venti e piogge continue, e tali ii ibe trasportavano eolorrenli uomini ed« accampamenti. Onde stanco Ferrandoii fé voto a una Vergine del Monastero, di« edificarle un Tempio sontuoso, e riprese se-ti ceno,e ranimo veniva allocando a Mal-ti leu, e pei clic Orso Orsino gli Ialina del occorso di i00 cavalli, che doveva da ii Nula inviargli, e pei ehi- lo sdegno rcn-« deva più pertinace il re nella impresa.« Onde si arrese, e le mura del castello lu-ci rono smantellale; magliari non andò checi vennero rialzale. ii La Storia altro non ricorda del Castel-li lo di Arienzo,senouchè uscì dal dominioii degli Slandardi,o successori di Boffa; al-u lui clic Pietro Standard-!, avendo, secon-« do P istinto di ribellione de suoi alite-li nati, militato per Francia , sotto Lode -u co, il Viceré pubblicò i suoi beni, e ven-ti dì- Arienzo a Massimo di 1 J UN ìYOF NOTE 107 « Non deve, infine , trasandarsi die« Arienzo, fa Patria di famigerati Giure-« consulti e Poeti, tra i quali rammenlia-<c mo il festivo Niccola Valletta. « Da banda ora le Cronache, ed i Mona-« menti. Innanzi ai colossi che incatena-« rono la terra , dimentichiamo quei po-<( steri, che pugnarono da barbari in rac-« corre le infrante loro corone. E se, conce riverenza, visitammo le reliquie delle« morte citta e delle arti degli antichi, en-« triamo, con terrore, in quella scena seve-« ra che la natura preparò alle due prime« nazioni dItalia, venute allultima lotta,« per decidere chi si avesse il Mondo. <( La valle che abbiamo a rincontro, so-ie no le celebri Forche Caudine. Qui i mae-(( stri della guerra impressero il primo pas-ci so, che nelle pagine storiche annebbiò« dignominia il nome deRomani, e can-ee celiò dal numero delle nazioni quello dei<e Sanniti. Oh! come è tristo questo ingres-se so alla valle ! Oh ! come è agghiacciante


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