. Dialogo dell'imprese militari et amorose . che i Greci dallamar natural-mente il fuoco han chiamato TrvgctvrHyjauuerten-do chelfenfo di questa imprefa pub ejjère intefodoppiamente, concio fa che appropriandolo al cor*pò , ei non e dubbio alcuno (fecondo Platone ) che viuendo ilfuopenfiero (che e la propria vita dell*anima ) intor-no alla co fa amata. Onde il detto Filofifo filettadire quandei trouaua vrìinnamorato y coivivive in vn* altro corpo. Ma at-tribuendo moralmente questamore alTanimay egliècerti fimo che mentre che lhuomfi deletta intornoa vna bellezza corporale {figurata qui da me p


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . che i Greci dallamar natural-mente il fuoco han chiamato TrvgctvrHyjauuerten-do chelfenfo di questa imprefa pub ejjère intefodoppiamente, concio fa che appropriandolo al cor*pò , ei non e dubbio alcuno (fecondo Platone ) che viuendo ilfuopenfiero (che e la propria vita dell*anima ) intor-no alla co fa amata. Onde il detto Filofifo filettadire quandei trouaua vrìinnamorato y coivivive in vn* altro corpo. Ma at-tribuendo moralmente questamore alTanimay egliècerti fimo che mentre che lhuomfi deletta intornoa vna bellezza corporale {figurata qui da me perlo filendore della Candela ) dimenticando ben^jJpejfo il Creator per la creatura, e cadendo in qual-che fcandolo > vengono finalmente a perdere il cor-po e lanima, il che accade ordinariamente a certiricchi/ciocchi innamorati, che volendo par-lar di amore non fanno in qual par-te del corpo eglino s*hab-bian la teffa. visr iSS LE IMPRESE DEL V N AMICO F f N f Ó*. Elfi iroiiàno motte volte degli huominì i qualia v dirli par lare,promettere, offerire e conuitare glihuomini in taf a loro, far che fiano e debbino vera-mente effer buoni amiciima non dimeno fono ami-ci finth che pervenire a qualche lor di fégn 0,0 trar-re qualche vtile e commodita di coloro, che fono daloro così carezzati,fanno quefto : laquàleper certonon e vera amici ti a, ond eglino non fi pò (fin ra-gicncuclmcnte dolere, f ceno fiuta la lor malitiayfi trottano qualche volta ingannati, e quadra mol-ti) bene per loro questa imprefa, dvn Intorno ma-fcl:erato , (ìgnifeando lamicitia finta , al quale_jvn altro da vna bastonata fui vifoy con queste^j parole. £ GAB, STMEONL ify parole y amico ficto nvlla f i r I n I y R I A. DVN HVOMO QUERELO SO,


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